Cronaca

Denunciato un contadino per l'incendio a Riotorto

Le scintille provocate da un attrezzo utilizzato nei campi hanno scatenato l'incendio che ha costretto alla chiusura dell'Aurelia

Immagini dell'incendio avvenuto il 19 luglio

Il Comandante del Corpo Forestale dello Stato di Livorno Luca Barattini nel tracciare un primo bilancio sui numerosi incendi sviluppatisi in nella provincia ha chiarito le dinamiche dell'ultimo incendio in ordine di tempo avvenuto in Val di Cornia. Quello avvenuto tra Riotorto e Pratoranieri lo scorso 19 luglio. 

Se spesso il primo pensiero possa rievocare la figura di un piromane o incendiari in azione, approfondendo il caso in Val di Cornia è emersa un'altra verità. 

Le fiamme divampate il 19 luglio, e che hanno bruciato oltre 8.000 metri quadrati di vegetazione, hanno avuto origine da un trattore portante con a seguito un "trinciastocchi", un attrezzo dotato di lame rotanti che in presenza di pietre o pezzi di metallo possono causare scintille. Il contadino che stava lavorando è stato individuato e denunciato; ora dovrà rispondere penalmente.

“Dai primi giorni di luglio invece la situazione è diventata molto più seria; - ha commentato il comandante Barattini - il periodo asciutto e le alte temperature hanno provocano il disseccamento dell'erba e ridotto il contenuto di umidità anche di alberi e arbusti, che sono così diventati molto più suscettibili all'attacco del fuoco. Così dall'inizio del mese si sono già registrati dieci incendi di vegetazione (in tutta la provincia, ndr), che hanno interessato campi coltivati e incolti per una superficie complessiva di quasi 70 ettari e 4 incendi di bosco per una superficie di quasi 30 ettari. Sono numeri già molto alti rispetto agli anni scorsi, che ci devono preoccupare”.