Attualità

Quagliodromo e 398, la variante sotto la lente

Le associazioni organizzano un incontro per offrire un'alternativa al progetto contenuto nella variante urbanistica Aferpi

Un precedente incontro promosso dalle stesse associazioni

"E' perfettamente possibile costruire una ferrovia di servizio alla nuova acciaieria molto meno invasiva", da questo presupposto riferito al Quagliodromo prende le mosse l'incontro che si svolgerà martedì 4 ottobre alle ore 16 all'auditorium del Centro Giovani.

L'incontro è organizzato dal Comitato antinquinamento, Coordinamento art.1-Camping CIG, Lavoro salute dignità, Legambiente, Restiamo umani e Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro che tornano a discutere del nuovo assetto dell'industria e del tracciato della 398. 

"Aferpi pretende poi di far passare la strada 398 sotto le finestre delle famiglie del Cotone-Poggetto, di via Pisa e via Cavallotti, la quale corre a poche centinaia di metri da via Torino e dalle scuole di piazza Dante. Senza contare che via Pisacane sarebbe imbottigliata dal traffico. - hanno sottolineato gli organizzatori - Invece, la 398 deve seguire il tracciato lontano dalle abitazioni, tanto più praticabile adesso che le aree interessate non saranno più aree industriali attive".

Di questo si è parlato durante un incontro informativo promosso dall'Amministrazione comunale (leggi l'articolo correlato), ma per le associazioni la variante urbanistica così come è stata concepita non va bene. In questo modo, l'Amministrazione comunale si mostra debole con Aferpi. - e hanno aggiunto - Altre scelte sono possibili e preferibili e servono a far vivere meglio gli abitanti di Piombino".

Di contro, in un recente virgolettato pubblicato sul quotidiano Il Tirreno, l'amministrazione delegato Fausto Azzi, riferendosi alle polemiche relative al tracciato della 398, ha sottolineato che "un’ipotesi diversa da quella prospettata indebolirebbe il progetto. - e ha aggiunto - credo dovremmo essere tutti d’accordo che è meglio un po’ di rumore accompagnato dal lavoro per tutti, che il silenzio degli ultimi anni".