Politica

E' polemica sulle nuove dichiarazioni di Rebrab

Tutto è cominciato con l'incontro a porte chiuse con il presidente Rossi. Poi lo scambio con Giuliani e le reazioni della politica piombinese

Enrico Rossi e Issad Rebra durante un evento

Tutto è cominciato con l'incontro a porte chiuse tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e Issad Rebrab a Firenze, giovedì pomeriggio, per fare il punto su Aferpi. 

A questo incontro, sul cui esito il governatore Rossi non ha fornito dettagli, è seguito un post del consigliere regionale Gianni Anselmi che dai social network fa sapere che non è stato coinvolto. A questo commento, che fomenta ansia e tensione per lo sorti del progetto Aferpi, si aggiunge l'arrivo di Rebrab in Comune per un incontro istituzionale nell'ufficio del sindaco (leggi gli articoli correlati).

Se in prima battuta il sindaco Massimo Giuliani ha spiegato che il numero uno di Aferpi ha confermato gli impegni presi, a freddo ha riconosciuto che tempo e finanziamenti restano i nodi ancora da sciogliere. 

Sui social, intanto, si scatena la polemica e non solo tra le opposizioni politiche. A firmare un appunto, affidato alla sua pagina Facebook, è Silvia Velo (leggi il post qui sotto) che, a margine delle dichiarazioni di sindaco e sindacati, ha sottolineato come ci siano in questa vicenda questioni che non si possono sorvolare, primo tra tutti il fattore tempo.

"Non sembra proprio che gli incontri di Rebrab con il presidente della Regione Toscana, il sindaco di Piombino e le segreterie Fim Fiom Uilm abbiano portato alcuna novità. - hanno tuonano Coordinamento Art.1 - Camping Cig, Lavoro Salute e Dignità e Restiamo Umani - Noi abbiamo chiarito la nostra posizione il 6 dicembre in Consiglio Comunale: saremmo stati ben lieti di essere smentiti, ma in concreto la vicenda Cevital-Aferpi non è mai decollata e non sta per finire, è già finita. Ciò che non è stato fatto in due anni non può essere fatto ora in due mesi. Quel che veramente ci dispiace della vicenda Cevital-Aferpi è il fatto che per quasi due anni sono stati illusi i lavoratori e non si sono ricercate alternative".