Lavoro

Una lettera ai vertici Aferpi per l'indotto

Le lavoratrici dell'indotto accolte dal sindaco. A lui hanno denunciato la ulteriore riduzione dell'orario di lavoro. Il sindaco scrive all'azienda

Alcune lavoratrici durante l'incontro in Comune

Sabrina Nigro (Ugl), Alberto Sassetti (Filcam Cgil) e Franco Franceschini della Camera del Lavoro hanno incontrato il sindaco Massimo Giuliani per discutere della riduzione del lavoro per le addette alle pulizie dello stabilimento Aferpi.

I rappresentanti sindacali hanno sottolineato la criticità della situazione su un settore dell'indotto già penalizzato in passato. Le 25 dipendenti sono attualmente in cassa integrazione e part time, con questa ulteriore riduzione lavorerebbero soltanto una settimana al mese. A questo si aggiunge il problema del rinnovo degli ammortizzatori sociali, in scadenza a giugno, da qui la richiesta da parte dei sindacati di convocare al più presto un tavolo ministeriale che si faccia carico delle problematiche delle aziende dell'indotto, come annunciato nell'ultimo incontro dal ministro Calenda. Il sindaco ha ribadito la sua solidarietà e la necessità di attivare sin da subito delle misure che servano a gestire nel migliore dei modi questa transizione così dura e difficile.

“L'azienda deve darci un segnale di prospettiva, altrimenti diventa difficile vedere uno spiraglio. – ha detto Giuliani – Per questo ho inviato proprio oggi ai vertici Aferpi una lettera con la quale si chiede di riconsiderare la decisione di riduzione dei servizi. Da parte mia mi faccio carico dei problemi, come ho sempre fatto proponendo inoltre, secondo una visione più ampia, una revisione della normativa delle aree industriali di crisi complessa affinché queste possano ampliare la loro effettiva efficacia". 

Durante l'incontro il sindaco Giuliani, inoltre, ha fatto riferimento alle risorse per le infrastrutture, porto e 398, alla necessità di rivedere la normativa sugli ammortizzatori sociali e al bisogno di uno stanziamento (sgravi fiscali su tributi, tasse e bollette, emergenza abitativa ecc.) a favore delle famiglie in difficoltà. Misure, comunque, che dovranno essere discusse con il governo.

Le dipendenti, infine, hanno confermato l'esigenza di agire in tempi rapidi proprio per l'estrema difficoltà finanziaria in cui versano le famiglie coinvolte da questa nuova riduzione del lavoro e quindi del salario.