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Rigassificatore a Piombino per evitare il gas russo

Tre i rigassificatori attualmente presenti in Italia di cui uno a Livorno. Per Piombino una piattaforma al largo della costa l’ipotesi al vaglio

Porto di Piombino

Un rigassificatore a Piombino? Per il Governo italiano potrebbe essere una ipotesi valida quella di costruirlo a Piombino nel piano degli snodi strategici del piano di emergenza nel caso in cui la Russia dovesse interrompere l'arrivo di gas.

Come spiegato dal Ministero per la transizione ecologica e rilanciato dal quotidiano Il Tirreno, l'Italia importa dalla Russia 29 miliardi di metri cubi di gas, circa il 40% del gas che importiamo. Secondo una prima stima, circa 15-16 miliardi di metri cubi potrebbero essere rimpiazzati da altri fornitori, per i restanti l'intenzione è di riuscire a essere indipendenti. Al momento in Italia sono 3 i rigassificatori presenti: a Porto Piro in Veneto, a Panigaglia a La Spezia e uno a 12 miglia dalla costa di Livorno. Per Piombino si starebbe pensando proprio a questa ultima opzione. 

Dal Ministero è stato annunciato per l’Italia una nuova stazione galleggiante entro metà anno, ricordando che al momento sono tre gli impianti attivi sul territorio nazionale. Si prevede inoltre che il premier Mario Draghi la prossima settimana porterà in consiglio dei ministri un decreto per sbloccare la realizzazione di nuovi rigassificatori nella penisola.