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"Decidere su rilancio siderurgia in tempi stretti"

Dalla Uilm il timore che il dibattito aperto sull'ipotesi di un rigassificatore a Piombino oscuri la vertenza Jsw oggi ancora in stallo

L'ipotesi di un rigassificatore a Piombino per ovviare alla fornitura di gas russo ha acceso i riflettori sugli impegni del Governo italiano negli anni presi per il futuro dello stabilimento siderurgico locale. 

Lo hanno ribadito dalla Uilm. "L'apertura del dibattito sull'ipotesi del rigassificatore a Piombino non deve ritardare le decisioni sul futuro della ex Lucchini. Il Governo assuma delle decisioni in tempi stretti a partire dal rilancio della siderurgia nel sito toscano. E' insostenibile per i lavoratori e i sindacati non ricevere aggiornamenti sulla vertenza da oltre due mesi, dall'ultimo incontro del 15 Dicembre al Mise, sulla trattativa fra Invitalia e Jindal. Non vorremmo che di tutto si parli tranne che di priorità", hanno commentato Guglielmo Gambardella e Lorenzo Fusco, rispettivamente coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia e segretario Uilm Piombino-Livorno.

Se per il nuovo rigassificatore si parlerebbe di realizzazione entro metà anno in caso di attuazione del progetto, per le acciaierie di Piombino da anni sono in sospeso molte questioni (leggi qui sotto l'articolo collegato).

"Continuiamo a essere preoccupati per lo scorrere del tempo che prolunga la sofferenza dei lavoratori in cassa integrazione, la mancanza del piano industriale, gli impianti che continuano a marciare a singhiozzo, insufficiente manutenzione, discontinuità di approvvigionamenti e pezzi di fabbrica smontati e rivenduti. - hanno aggiunto i due sindacati - Ci chiediamo se sia accettabile che nonostante la drammaticità sociale della vertenza, le sollecitazioni delle istituzioni locali, l'opportunità di un'alternativa industriale a quella esistente, non ci siano risposte. Il Governo intervenga e faccia tutto il necessario prima che sia troppo tardi".