Elezioni 2020

"Recovery fund per rendere competitivo il porto"

La candidata presidente del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, ha incontrato a Piombino il dirigente dell'Autorità portuale Capuano

Da sinistra: Claudio Capuano e Irene Galletti

"Ferrovia in banchina, completamento della statale 398 e Lotto Zero. Sono queste le principali infrastrutture di cui ha bisogno il porto di Piombino se vuole compiere quel salto di qualità necessario a diventare uno dei principali motori economici della città. Una città che, dopo essere stata tradita dalla politica locale e regionale e da imprenditori della siderurgia improvvisati, ha bisogno di differenziare il proprio modello economico. In attesa del 15 settembre, quando finalmente Jindal scoprirà le carte presentando il proprio piano industriale, la nostra intenzione è quella di inserire le opere fondamentali per Piombino all’interno di quelle strategiche da finanziare attraverso il recovery fund”.

Così Irene Galletti, candidata alla presidenza della Toscana per il Movimento 5 stelle, che ieri pomeriggio ha incontrato il dirigente dell’Autorità portuale di sistema del Mar Tirreno settentrionale, Claudio Capuano, insieme ai consiglieri comunali M5S, Daniele Pasquinelli ed Emanuele Orlandini.

“Negli ultimi anni tutta l’attenzione e gli investimenti si sono concentrati su Livorno e il progetto stesso dell’Autorità di sistema è rimasto solo su carta. – ha aggiunto Galletti - È il momento di cambiare passo e realizzare quelle infrastrutture necessarie a far viaggiare le merci in arrivo a Piombino, senza pesare sul traffico cittadino. Ciò significa portare la ferrovia in banchina, come fatto a Livorno, e completare la 389. È una questione di viabilità ma anche di sicurezza. L’altra grande opera utile è il Lotto Zero. Bisogna liberare il Romito dai camion, consentendo loro di muoversi agilmente tra i due scali portuali senza pesare su uno dei tratti di costa più belli della nostra regione. Un’opera troppo a lungo attesa e su cui bisognerebbe davvero accelerare, approfittando delle risorse del recovery plan”.

“L’ultimo pensiero è per la siderurgia – ha concluso Galletti -. Mi auguro che il 15 settembre Marco Carrai presenti un reale piano industriale, con numeri, studi e un cronoprogramma serio per il rilancio dell’impianto. I cittadini Piombino non meritano l’ennesimo teatrino e non si accontenteranno di qualche vuota slide”.