Lavoro

Allarme sicurezza in fabbrica, scatta lo sciopero

"Ormai siamo in piena emergenza di sicurezza", i lavoratori Jsw e Piombino Logistics lanciano un nuovo allarme e proclamano subito losciopero

Lo stabilimento Jsw

Sciopero dei lavoratori Jsw e Piombino Logistics. Lo hanno fatto sapere in un volantino diffuso in queste ore a seguito di due rischi di infortunio avvenuti tra la serata di ieri e la notte al Cse e alla Piombino Logistics. Episodi che si sono succeduti a quelli avvenuti la scorsa settimana (leggi qui l'articolo collegato).

Questa mattina si è tenuto un incontro tra le segreterie Fim, Fiom e Uilm e i coordinatori Rsu, poi la comunicazione dello sciopero alla direzione dell'azienda. Braccia incrociate per i lavoratori di Piombino Logistics dalle ore 10 di venerdì 28 alle ore 6 di lunedì 31 Agosto, mentre i lavoratori dello stabilimento Jsw hanno iniziato alle ore 14 di venerdì 28 e andranno avanti fino al 31. 

"Uno sciopero importate a cui chiediamo a tutti di aderire per dare un messaggio che ormai siamo in piena emergenza di sicurezza. Lo scorso 26 giugno 2019 - hanno ricordato i sindacati - dichiarammo sciopero e si tenne un'iniziativa sotto la direzione contro i previsti tagli alla manutenzione e gli attuali eventi sono figli di quei tagli".

Confermate, intanto, le assemblee sul tema della sicurezza in consiglio di fabbrica fuori orario di lavoro alle 10 e alle 16 di lunedì 31 Agosto. Previsto per giovedì 3 Settembre un incontro con il nuovo responsabile Marco Carrai. "Ci aspettiamo un cambio di passo immediatamente visibile e concreto a partire dalla sicurezza", hanno concluso i sindacati. All'incontro prenderà parte anche l'amministrazione comunale di Piombino, come ha fatto sapere l'assessora al Lavoro Sabrina Nigro.

Ha già comunicato l'adesione allo sciopero l'Unione sindacale di base. "Ormai è diventata una fabbrica che non fa più investimenti sugli impianti e tutto ricade sulla sicurezza dei lavoratori, sia in produzione che anche per chi lavora nelle manutenzioni. - hanno commentato - Tutti abbiamo diritto di aderire allo sciopero e di non farsi male per salvaguardare la vita e la salute".

Anche Uglm provinciale ha deciso di aderire allo sciopero indetto dalle altre sigle sindacali. "Nell'ultimo incontro al Mise la proprietà è stata esplicita, affermando che su Piombino non avrebbe messo più un soldo. Quindi legittimo lo sciopero seppur non risolutivo di una situazione assai più complessa. - ha commentato l'Uglm provinciale e la Rsu Jsw - Da un lato la mancata sicurezza per chi continua ad andare a lavoro. Dall'altro lato nessuno è più al sicuro, né i due o trecento che forse lavoreranno, né tantomeno la maggioranza in cig. Per questi motivi come Uglm proporremo alle assemblee che verranno fatte il 31, presídi permanenti e iniziative ad oltranza fino a quando non ci saranno risposte esaurienti. Sia chiaro, non ci accontentiamo delle briciole o di altre promesse. Nessuno spezzatino, nessuna delocalizzazione o affitto di rami aziendali. Jsw si è impegnata davanti allo Stato Italiano per un rilancio e un investimento per un miliardo di euro, per l'Uglm quello rimane l'impegno, se non lo rispetta il Governo deve immediatamente chiamare l'imprenditore proprietario e trovare soluzioni perché la vertenza di Piombino è tutt'altro che risolta".