Lavoro

Jsw, "ancora ritardi inaccettabili"

Il sindaco Ferrari e l'assessora Nigro: "La città continua ad essere ostaggio di meccanismi bloccati dei quali Jsw sembra continuare ad approfittare"

Da sinistra: Sabrina Nigro e Francesco Ferrari

"La notizia dell’ulteriore ritardo annunciato dalla viceministro Todde è di estrema gravità: a Settembre, durante il Consiglio monotematico sull’industria tenutosi al Metropolitan, la viceministro ci assicurò la convocazione di un tavolo intersettoriale entro un mese. Convocazione arrivata con molto ritardo rispetto a quanto promesso e senza la presenza del Ministero dell’Ambiente e ora, a pochi giorni dalla riunione, fa sapere tramite la stampa che la due diligence è ancora bloccata al punto di partenza quando, invece, quell’appuntamento doveva essere un momento cruciale per il futuro dell’impianto cittadino". 

Parole del sindaco Francesco Ferrari e dell'assessora al Lavoro Sabrina Nigro in merito alle recenti dichiarazioni della viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde sull'atteso rilancio dello stabilimento siderurgico di Piombino. In vista della convocazione del 14 Dicembre, la viceministra Todde ha fatto sapere che prima di arrivare al closing dell'operazione di ingresso di Invitalia nel capitale delle acciaierie di Piombino, ci sarà un altro periodo di altri 2 mesi che porterà alla definizione del valore del sito produttivo di Piombino, dunque della cifra che Invitalia dovrà riconoscere a Jindal per l'ingresso nel capitale.

"Che l’ingresso di Invitalia nella compagine sociale avrebbe necessitato di un percorso lungo era cosa nota ma questi continui rinvii sono il chiaro sintomo di un immobilismo che non possiamo accettare. - hanno aggiunto Ferrari e Nigro - E soprattutto, è indispensabile sapere i motivi di questo rinvio: ci sarebbe da chiedersi se siano legati alle garanzie che Jsw deve dare in ordine all’ingresso dello Stato nella compagine sociale. Piombino, ancora una volta, subisce le conseguenze di ritardi che dipendono dalle decisioni poco chiare di istituzioni superiori e della proprietà. La città continua ad essere ostaggio di meccanismi bloccati dei quali, evidentemente, Jsw sembra continuare ad approfittare per non fare la propria parte nel rilancio della siderurgia di Piombino. Adesso, rimaniamo con un appuntamento istituzionale svuotato del principale tema da discutere e, ancora una volta, dovremo portare avanti istanze per garantire il prolungamento della cassa integrazione per i lavoratori dell’azienda". 

"Ma non è della cassa integrazione che Piombino ha bisogno: serve garantire il lavoro. - hanno sottolineato - Non è accettabile continuare con misure che hanno l’unico scopo di mettere toppe a una situazione che, invece, necessita di una svolta rapida e concreta. Ci sono famiglie che dipendono da questo, ci sono ettari di terreni da bonificare, c’è un’intera città che ha bisogno di essere vista con gli occhi di chi sa guardare oltre tutto questo. È quanto metteremo sul tavolo alla riunione del 14 Dicembre: le istituzioni devono aprire gli occhi e cominciare a rispondere efficacemente alle tante domande che ancora tengono in scacco il territorio".