Lavoro

Jsw, pezzi all'asta mentre si tratta con Invitalia

Ci si domanda perché mettere all'asta macchinari fermi proprio in questa fase di trattativa e valutazione o adempimento dell'Accordo di programma

Restano ancora in attesa i lavoratori dello stabilimento siderurgico di Piombino. Ancora un mese di tempo per il completamento della due diligenze, l'attività di verifica e di approfondimento di dati e di informazioni relative all'oggetto di una trattativa, tra Invitalia e Jsw, preliminare all’ingresso dello Stato nel capitale sociale annunciato nelle scorse settimane.

Mentre si attendevano notizie su questo fronte, è stata diffusa la notizia della messa all'asta di una serie di impianti e macchinari fermi dell'acciaieria. I sindacati stanno facendo delle verifiche e si chiede chiarezza in questa fase così delicata. Ci si domanda, per esempio, perché mettere all'asta macchinari proprio in questa fase di trattativa e valutazione. Per l'azienda sarebbe un adempimento rispetto agli obblighi dell’Accordo di programma del Luglio 2018.

La notizia è arrivata a pochi giorni dalle conferme arrivate direttamente dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nel corso dell'audizione sulla situazione della siderurgia nazionale convocata dalla commissione attività produttive della Camera.

Per il ministro il Governo continua a puntare sul rilancio di Piombino e l'intervento di Invitalia sarà decisivo. La condizione necessaria, come sottolineato dallo stesso ministro, deve essere la presentazione di un piano industriale serio. 

Intanto il 27 Ottobre è il termine per le offerte dell'asta per la vendita dei pezzi inutilizzati delle acciaierie di Piombino. Il termine per chiudere l'accordo tra Invitalia e Jsw è la fine dell'anno.