Lavoro

Jsw, avanti con la cassa integrazione

Il provvedimento riguarderà 1.310 lavoratori e coprirà un intero anno. Fim, Fiom e Uilm soddisfatti, Usb chiede controllo dello Stato

Firmato l'accordo sindacale relativo alla richiesta di istanza per la proroga della cassa integrazione per i lavoratori Jsw. L'incontro è avvenuto venerdì 4 Gennaio presso la Direzione di Jsw e l'accordo prevede ulteriori 12 mesi di cassa, dall'8 Gennaio 2025 al 7 Gennaio 2026.

La cassa integrazione riguarderà 1.310 lavoratori, così suddivisi: 500 lavoratori di centri di costo attivi e cassa integrazione utilizzabile fino al massimo del 90%; 810 lavoratori di centri di costo inattivi con cassa integrazione a zero ore.

La hanno fatto sapere le organizzazioni sindacali annunciando anche altri provvedimenti: incremento del numero dei lavoratori attivi, seppur in regime di cassa integrazione, da 400 a 500 unità con cartellino attivo; il principio delle rotazioni dei lavoratori in cassa integrazione con cartellino attivo, migliorando le condizioni di equità interna; l’assenza di esternalizzazioni delle attività durante il periodo coperto dalla cassa integrazione; la possibilità di verificare mensilmente il rispetto e l’utilizzo delle ferie e permessi e nel caso dell’utilizzo di personale dai centri di costo inattivo.

"Come Fim, Fiom e Uilm, abbiamo ribadito con forza la necessità di attivare percorsi di formazione professionale, coinvolgendo le istituzioni regionali, per migliorare le competenze dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore in previsione della futura ricollocazione nei futuri investimenti di re industrializzazione di Metinvest Danieli. - hanno commentato - Inoltre, abbiamo richiesto alla Direzione Aziendale di prendere visione dell’accordo riguardante la cessione delle aree tra i due soggetti imprenditoriali, tema cruciale per il futuro dell’azienda e dei lavoratori. Riteniamo che questi passi siano fondamentali per garantire una maggiore tutela dei lavoratori e per promuovere un percorso di rilancio dell’attività produttiva di Jsw e del polo siderurgico piombinese".

A commentare l'incontro anche l'Unione sindacale di base. "La verità è che oggi finisce il secondo impianto siderurgico d'Italia, portando da 2.200 lavoratori a 500 ma che garantirà ancora un anno di sopravvivenza, in vista dei due accordi di programma per rilancio del polo siderurgico di Piombino tra Jsw e Metinvest, abbiamo firmato e come Usb richiediamo un'entrata dello Stato per controllare i due piani industriali, la questione occupazionale e ambientale".