Lavoro

Jsw e Carrai, "per noi una pessima scelta"

Opposizione Cgil: "L’azienda avrebbe avuto bisogno di un manager siderurgico capace di riportarla sul mercato e recuperare clienti"

Lo striscione dell'opposizione Cgil

"Abbiamo letto del plauso, a nostro parere fuori luogo, da parte di Fim, Fiom e Uilm su questa nomina. A nostro parere è invece una pessima notizia", così l'Opposizione Cgil ha commentato la notizia della nomina di Marco Carrai a vice direttore di Jsw Steel Italy. 

Le motivazioni? "Sia sulla persona sulla quale abbiamo molto da dire, sia sul segnale di fragilità che l’azienda manda con questa scelta arrivando alle prime dichiarazioni di Carrai, già presente e silente per due anni nel Cda di Jsw e che già nel 2015 avrebbe preferito Jindal a Rebrab imposto a dire di Renzi, del quale era consigliere economico personale, da Rossi e sindacati. En passant, ricordiamo che proprio sotto il governo Renzi avviene lo spegnimento dell’altoforno. Nelle sue prime dichiarazioni a Repubblica prevede di presentare un piano industriale in 15 giorni in tre passaggi rendendo nebulosa la ripartenza dell’azienda".

"Per noi, che ormai riteniamo che l’unica soluzione praticabile sia la nazionalizzazione all’interno di un Piano Siderurgico Nazionale, una pessima scelta sotto ogni punto di vista. - hanno aggiunto - L’azienda avrebbe avuto bisogno di un manager siderurgico capace di riportarla sul mercato, recuperare clienti costringendo la casa madre a iniziare gli investimenti promessi due anni fa. Invece - hanno concluso - la scelta è caduta su una figura che ruota attorno alla politica che si pensa possa avere gli agganci giusti per portare soldi pubblici tramite Cassa Depositi e Prestiti alla multinazionale indiana, con il pubblico ovviamente in minoranza".