Lavoro

Jsw, le condizioni di Ugl per le mosse del Governo

"Ogni singolo euro che il Governo deciderà di mettere su Piombino, deve essere finalizzato al rientro dei lavoratori". Un presidio davanti al Comune

Acciaierie di Piombino

"Il Governo, se intende intervenire con aiuti economici, lo deve fare con il solo e unico obiettivo di fare rientrare tutti i lavoratori in fabbrica. Se gli interventi economici si riducono a mettere mano al portafogli per rimpinguare le casse dell'azienda, per Uglm questa non è la strada giusta da percorrere", così Uglm ha chiarito la sua posizione a seguito delle richieste del gruppo Jsw durante l'ultimo incontro convocato dal Mise e annunciato azioni per impedire che questo avvenga. 

"Ogni singolo euro che il Governo deciderà di mettere su Piombino, deve essere finalizzato al rientro dei lavoratori. Solo con il lavoro, il salario e solo restituendo dignità alle persone, ci potrà essere un rilancio di questo territorio", ha aggiunto ricordando che da ormai 5 anni i lavoratori "campano con 900 euro al mese, tra mille difficoltà e facendo molta fatica a pagare mutui, affitti, bollette e riuscendo a malapena a garantire il cibo per sfamare le proprie famiglie".

"Comprendiamo tutte le difficoltà di mercato ed economiche sopraggiunte a causa degli ultimi eventi di portata mondiale. - ha sottolineato - Ma deve essere chiaro un concetto. I primi a soffrire di questa drammatica situazione sono i lavoratori che sono a casa da anni".

Per questo il sindacato Uglm sta organizzando un presidio davanti al Comune di Piombino per sollecitare sindaco e istituzioni a fare tutte le possibili pressioni sul Governo "affinché Piombino torni ad avere la dignità che merita e perché la vertenza Jsw assuma una valenza nazionale".