Lavoro

Jsw, “dopo l’incontro niente si è mosso”

Uglm: “Governo prenda in mano la vertenza. C'è il serio rischio che andremo incontro all'epilogo della storia siderurgica piombinese”

“Sulla vertenza Jsw, dopo l'incontro del 31 Luglio al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, niente si è mosso sul fronte polo siderurgico piombinese”.

lo dice a chiare lettere il sindacato Uglm.

“Le demolizioni sono state fermate dopo l'episodio del 26 Luglio, quando una enorme nuvola di fumo e polvere ha investito le palazzine adiacenti il perimetro aziendale, grazie anche all'intervento dell'amministrazione comunale. - hanno aggiunto - Nel frattempo nel giro di pochi giorni dal 31 Luglio al 5 Agosto si sono verificati 2 infortuni, un operaio caduto nella stiva di una nave durante le operazioni di carico/scarico, battendo violentamente la testa, ricoverato in ospedale nel reparto di terapia intensiva ed un altro operaio al treno rotaie che si è ustionato una mano mentre cercava di riparare un magnete di una gru. Considerando che dei quasi 1500 lavoratori in forza alla Jsw, solo 150/200 stanno lavorando, 2 infortuni in 6 giorni sono un fatto gravissimo, ma pare che quasi nessuno ci faccia più caso oramai”.

E ancora: “Registriamo un silenzio assordante intorno a noi. Silenzio e immobilismo su tutti i fronti, niente piano industriale, demolizioni portate avanti con metodi quanto meno discutibili, nuvole di polvere che invadono la città, migliaia di lavoratori a casa da ormai 8 anni, senza prospettive. Sicurezza sul luogo di lavoro per quei pochi che ancora lavorano, precaria e insufficiente, come dimostrano i 2 infortuni in pochi giorni. Si potrebbe andare avanti ricordando l'episodio della Legionella negli spogliatoi di inizio Luglio, con gli operai frettolosamente messi in Cig per le dovute sanificazioni, ma anche di quello pare tutti si siano dimenticati. Si sa, in Agosto c'è altro a cui pensare. Come Uglm esprimiamo forte preoccupazione, ci sembra chiaro a questo punto che i vertici di Jsw non sono più un interlocutori credibili”.

L’auspicio è che a Settembre il Governo prenda in mano questa vertenza “con decisione e determinazione, oppure c'è il serio rischio che andremo incontro all'epilogo della storia siderurgica piombinese”.