Lavoro

Jsw e Magona, presidio al Mise per avere risposte

Fim, Fiom e Uilm: "La drammaticità del polo industriale di Piombino richiede in tempi strettissimi una convocazione ministeriale"

Dal 13 Maggio scorso non è seguita alcuna convocazione al Ministero dello Sviluppo economico e quello che sembrava essere la ripresa del dialogo sulla vertenza Jsw si è trasformato in un nuovo stallo nel confronto fra azienda, istituzioni e sindacato per un piano industriale serio e credibile che dia prospettive certe al sito siderurgico di Piombino.

A sottolinearlo è il coordinamento nazionale Fim, Fiom e Uilm e quello locale in merito alle questioni legate al gruppo Jindal e a Liberty Magona, pronti ad andare a Roma per ottenere delle risposte.

"Il management italiano di Jindal continua ad annunciare interlocuzioni con il Mise su un fantomatico progetto che ancora non trova conferma ufficiale in nessuna sede istituzionale. - hanno commentato i sindacati - Nel frattempo si continuano ad apprendere dalla stampa dichiarazioni e proposte, da parte di importanti imprenditori del settore, su un possibile e specifico rilancio industriale dell’ex Lucchini. Ad oggi nessun avanzamento è stato prodotto che lasci intravedere un futuro per Piombino e pertanto valutiamo negativamente l’assegnazione da parte di Rfi di un solo lotto su 5 dell’ultimo bando di gara a Piombino che comporterà ancora giorni di non lavoro e cassa integrazione per tutti i lavoratori di Jsw".

"All’incertezza sul futuro dei 2000 lavoratori del gruppo Jindal si aggiunge quella dei 500 di Liberty Steel e del suo indotto che fra qualche giorno si fermerà completamente senza una previsione di ripresa produttiva. - hanno ricordato - La drammaticità del polo industriale di Piombino richiede in tempi strettissimi una convocazione ministeriale".

Richiesta già fatta dalle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm sia per l’ex Magona che per l’ex Lucchini. Visto il silenzio da parte del Governo, il coordinamento delle Rsu Jsw Steel- Logistic-Gsi e Liberty Steel, delle strutture Fim, Fiom, Uilm territoriali di Piombino congiuntamente alle segreterie nazionali hanno deciso di organizzare una mobilitazione per il 7 Luglio con il presidio presso il Ministero dello Sviluppo Economico.