Politica

"La fabbrica torni a imprenditori italiani"

Forza Italia boccia Jindal e suggerisce che il futuro dell'acciaio torni nelle mani di imprenditori italiani con la garanzia dello Stato

Dopo il secondo incontro di Eugenio Giani avuto con i lavoratori e i sindacati dell’acciaieria Jsw riuniti in presidio presso la portineria dello stabilimento di Piombino, tornano a intervenire sul futuro dello stabilimento Riccardo Petraroja e Chiara Tenerini di Forza Italia

"Promesse e ancora solo promesse, caratterizzate da una forte incapacità e mancanza di professionalità da parte del Pd e del Presidente della Regione Toscana. - hanno commentato in una nota - Oggi più che mai è un momento in cui l’industria dell’acciaio, riferita a settori particolarmente specialistici come quelli della produzione piombinese, sembra essere in buona e continua ascesa. Evidenziamo quindi l’assoluta ed improcrastinabile necessità di costruire un futuro con imprenditori siderurgici italiani che sappiano fare acciaio e al contempo la discesa in campo dello Stato italiano almeno quale garante delle nuove soluzioni che si andranno a creare".

Per Forza Italia l’attuale proprietà dovrebbe fare un passo indietro. "La società che gestisce il nostro stabilimento di Piombino è totalmente inaffidabile", hanno commentato.

"Continuiamo quindi a sollecitare il Ministero dello Sviluppo Economico affinchè esamini con concretezza attuativa tutta la situazione evidenziata ed intervenga quanto prima per il bene dei Lavoratori della fabbrica piombinese e per tutta l’economia della Valle del Cornia. - hanno aggiunto - Ci rallegriamo però del fatto che la Regione Toscana provi ad uscire dal suo letargo invernale, il problema è che ancora una volta manca la capacità e la serietà da parte di chi sicuramente potrebbe e dovrebbe fare di più. Pensare, come ipotizzato da Giani, di continuare ad interpellare il signor Sajjan Jindal per correggere simile situazione fallimentare, dimostra assoluta incompetenza e diabolicità nel continuare a determinare la tragica situazione della fabbrica piombinese. Questi errori sono totalmente addebitabili ad una gestione incapace riferibile direttamente al Pd sia a livello di governo Regionale, sia a livello di governo centrale".