Politica

Jsw, "occorre trasparenza basta promesse"

E' Forza Italia a chiedere un cambio di strategia per le acciaierie di Piombino. "Jindal continua a giocare a nascondino"

Chiara Tenerini e Riccardo Petraroja

Sulle acciaierie di Piombino il nodo non è stato ancora sciolto. Lo hanno sottolineato i due esponenti di Forza Italia Chiara Tenerini e Riccardo Petraroja. 

"Dalle notizie che trapelano si sa che attraverso il piano si intenderebbe efficientare gli impianti di laminazione e realizzare il forno elettrico in modo da completare la gamma prodotti e far tornare l’azienda ad una redditività soddisfacente. In realtà sembra delinearsi un gioco delle parti pericoloso. - hanno evidenziato - Lo Stato ha ventilato l'ingresso nella società, come sta avvenendo con l'Ilva di Taranto, ma non l'ha ancora definito. Lo Stato ha promesso una commessa di rotaie da 900 milioni per dieci anni. La Regione ha promesso 30 milioni per la realizzazione dell'annunciato forno elettrico e risorse per ricerca e formazione. Promesse e ancora solo promesse. A sua volta la proprietà, arrivata ormai dal Luglio 2018, non ha ancora fatto piena chiarezza sul progetto e tutte le mirabolanti promesse enunciate finora sono condizionate all’intervento esclusivo dello Stato, oltre che all’andamento del mercato. Come dire se lo Stato Italiano ci mette i quattrini, forse, il magnate indiano dell’acciaio investe qualche spicciolo".

Per i due rappresentanti di Forza Italia se l'intenzione è davvero quella di salvare l'acciaieria di Piombino "è assolutamente necessario avere da parte di tutte le parti in causa chiarezza di idee e soprattutto trasparenza, che manca del tutto da parte dell’investitore".

"Jindal continua a giocare a nascondino con il Mise, la Regione Toscana, la città di Piombino e tutti gli operai che vorrebbero conoscere il loro destino. - hanno denunciato - In barba alle normali regole del Codice Civile, continua nella sua politica assurda e pericolosa di non depositare i bilanci presso il Registro delle Imprese di Livorno, impedendo di fatto ai terzi, quali che essi siano, la giusta verifica ed il giusto controllo sulle proprie attività. A tutt’oggi – hanno dichiarato Tenerini e Petraroja - non risultano depositati i bilanci di esercizio, con l’eccezione dell’anno 2017, della società Jsw Steel Italy srl, che rappresenta il 99,999% del capitale sociale della Jsw Steel Italy Piombino spa, cioè della società che manda avanti quello che resta della fabbrica piombinese. Da una ulteriore ricerca , effettuata presso la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, emerge che in data 30 Marzo 2020, sia stato depositato un verbale di assemblea straordinaria, con il quale la società Jsw Steel Italy srl ha proceduto all’aumento di capitale sociale da 20mila euro a 12 milioni e mezzo di euro, destinando il sovraprezzo di euro 12.500.000 a copertura di perdite per euro 9.901.984, sulla base di una situazione patrimoniale al 31 Dicembre 2019, allegata all’atto, con la quale per l’appunto si evidenzierebbero perdite di tale valore. Questo è un fatto gravissimo – hanno commentato - in quanto l’unico bilancio depositato, quello 2017, recava perdite per 1.039.245".

Forza Italia segnalerà la questione al Ministero dello Sviluppo economico.

"Come Forza Italia, - hanno concluso - chiediamo di comprendere con quale superficialità, a partire dal 2018, gli organi competenti, cioè Governo italiano attraverso il Mise, Regione Toscana ed il novello vice presidente della società Jsw Steel Italy Piombino spa Marco Carrai abbiano affrontato la problematica della Fabbrica di Piombino. Ci faremo carico di segnalare al Mise questa spiacevole e singolare situazione".