Lavoro

"Jsw continua a non investire nulla di suo"

Il Camping Cig ha rilevato delle pecche rispetto all'intesa annunciata e aderisce allo sciopero generale dell'11 Ottobre

"Jsw: quanti esuberi?", lo striscione del Camping Cig

L'intesa preliminare tra Jsw e Invitalia per il rilancio dello stabilimento siderurgico di Piombino non convince il Camping Cig. 

"Se l'ingresso di Invitalia avverrà così come annunciato ufficiosamente da Jsw ai sindacati, in realtà si sancirà la fine della siderurgia locale. - hanno commentato - Infatti, Jsw continua a non investire nulla di suo e aspetta il bancomat di soldi pubblici chiamato Invitalia; i 30-50 milioni che Invitalia investirebbe per il revamping dei treni di laminazione sono largamente al di sotto delle necessità; del resto durante il Consiglio comunale aperto, la viceministra Todde neppure citò i forni elettrici promessi. Sarà un dramma per un gran numero dei lavoratori".

"Al contrario, - hanno proseguito - oggi lo Stato ha il dovere e l'opportunità di riprendere il timone dello stabilimento con almeno il 51% del capitale e di predisporre un vero piano industriale: revamping serio dei laminatoi; nuovo Tpp in padule in prossimità dell'indispensabile nuova acciaieria elettrica". 

"Piombino è SIN ed Area di Crisi Complessa: - hanno ribadito - lo Stato controlli e finanzi la realizzazione, partecipata da lavoratori, cittadini, sindacati, associazioni e istituzioni locali, di un Piano di rinascita per la Val di Cornia, che tenga insieme acciaio pulito di qualità; bonifiche; infrastrutture ferroviarie e stradali come la 398; agricoltura e turismo moderni e rispettosi della natura; servizi pubblici adeguati, a cominciare dalla sanità. Un piano che non può essere la sommatoria indiscriminata di ogni e qualsiasi progetto, pur di aumentare qualche posto di lavoro, quando tali progetti entrino in contraddizione con una visione strategica, tanto difficile quanto indispensabile, di alleanza fra industria e natura, occupazione e salute, fabbrica e città. Punto fondamentale di tale piano sono le bonifiche". 

"Siamo consapevoli che, in mancanza di lotte ed iniziative per imporre una vera uscita dalla crisi ci saranno molti esuberi: in tal caso, dovranno essere adottate agevolazioni per uscite volontarie, prepensionamenti, riapertura della procedura per gli esposti amianto. Non sarebbe invece accettabile uno spezzatino che preveda una scatola separata e marginale per gli esuberi, come sta invece avvenendo per l'Alitalia. E servono incentivi immediati ai cassintegrati di lungo corso, come a Genova. Per tutte queste ragioni e altre ancora, il Camping Cig aderisce allo sciopero generale, indetto unitariamente dal sindacalismo di base per l'11 Ottobre prossimo, il quale assume come riferimento la lotta della Gkn per unificare le cento e cento realtà come Piombino sotto l'attacco delle multinazionali: un punto di partenza utile e condivisibile".