Lavoro

Jsw, "scelte improvvisate che ipotecano il futuro"

Per il Camping Cig non c'è addendum che tenga, la storia di Jindal a Piombino deve terminare qui e ora. Chiesta l'autoconvocazione al Mise

Le acciaierie di Piombino

In assenza di sostanziali novità relative allo stabilimento siderurgico di Piombino, il coordinamento Art.1 - Camping Cig continua a dubitare dei progetti presentati dalla proprietà che tra i punti prevedeva 60 milioni di investimento per il revamping dei treni, la realizzazione del forno elettrico e la riassunzione di 1.200 lavoratori.

"Intanto, a quanto sembra, si lavorava però per vendere lo stabilimento, ritenuto un investimento fallimentare. La smentita del vicepresidente, ma non del magnate Jindal, è una toppa peggio del buco. Quale credibilità può avere? - hanno commentato dal Camping Cig - In questi giorni poi, è venuto a galla anche il progetto dello smantellamento dell'Afo, in assenza di una prospettazione complessiva dell’assetto futuro delle aree e quindi anche delle modalità per le necessarie bonifiche delle stesse. Non si prendono in considerazione neanche le proposte di archeologia industriale. Non si assume personale locale. Scelte improvvisate che però ipotecano il futuro. Inoltre, considerato che la demolizione di impianti dell'area a caldo ovviamente riguarda anche i rivestimenti refrattari, ci domandiamo se ci sarà un piano di sicurezza per gestire correttamente le operazioni ad evitare possibili esposizioni dei lavoratori a polveri contenenti amianto, cristobalite e tridimite. E cio’ non solo in fase di demolizione ma anche in quelle di trasporto e conferimento dei rifiuti pericolosi. O si farà cassa col rottame metallico e si lasceranno in loco i cumuli di macerie di refrattario a plastica testimonianza dell’operato delle multinazionali che fin’ora abbiamo ospitato nel nostro territorio?".

A questo si aggiunge la richiesta per la megacommessa delle rotaie. "Un dubbio maligno: - hanno detto - l'eventuale acquisizione della commessa rotaie potrebbe servire a Jsw per dare maggior valore al alla fabbrica, in caso di cessione? Siamo davvero al gioco delle 3 carte, in cui perdono sempre i lavoratori e la città, vince sempre la multinazionale".

Per il Camping Cig non c'è addendum che tenga, la storia di Jindal a Piombino deve terminare qui e ora. "Chi continua a dargli credito si rende complice del disastro. Dunque, basta Jindal. - hanno proseguito - Lo Stato riprenda lo stabilimento, al limite con un altro imprenditore credibile, ma con lo Stato in posizione di comando. Se ciò è possibile a Taranto, perché invece è un tabù a Piombino?".

Nuovo appello ai sindacati affinché procedano uniti coinvolgendo anche i segretari nazionali di categoria e confederali. Le richieste: convocazione immediata di una assemblea unica dei lavoratori; blocco delle portinerie, o almeno la proclamazione di 24 ore di sciopero; autoconvocazione al Mise dei lavoratori e dei cittadini di Piombino, per obbligare il ministro Giorgetti e il governo a far entrare lo Stato nelle acciaierie e a ragionare sul piano di rinascita del territorio.