Lavoro

Jsw, "c'è già un patto e un accordo di programma"

Lo ribadiscono i sindacati in una nota: "Siamo stufi di assistere alla generazione di fogli ed impegni che puntualmente non sono realizzati"

Le organizzazioni sindacali confederali Cgil Cisl Uil e di categoria Fim Fiom Uilm sono profondamente preoccupate della situazione che si sta creando a Piombino. L'incontro al Ministero dello Sviluppo economico non ha rasserenato gli animi, anzi "ancora una volta non si è ancora delineato un quadro chiaro rispetto alla realizzazione del progetto industriale e dell'accordo di programma collegato, ed è emerso chiaramente il rimpallo di responsabilità tra governo e azienda e lo stallo che si è determinato", hanno detto in una nota.

Sono gli stessi sindacati a chiedere che già dal prossimo gruppo di coordinamento fissato per il 26 Febbraio si definiscano nel dettaglio e con tempi certi le cose che ogni soggetto deve realizzare: agevolazioni del costo di approvvigionamento dell'energia; identificazione del sito e termini di utilizzo per il conferimento delle scorie e dei refrattari relativi alla fase di produzione di acciaio; accordo e investimenti pubblici in materia di collegamenti viari e ferroviari che raggiunga il banchinamento del porto.

"Noi, i lavoratori e l'intera collettività sono stufi di assistere alla generazione di fogli ed impegni che puntualmente non sono realizzati. - hanno commentato - Una pratica che dà fiato a chi sostiene che il problema è ben altro avendo tutto l'interesse a spostare l’attenzione dal problema in discussione. Le organizzazioni sindacali insieme alle altre associazioni datoriali, coordinati dalla Camera di commercio, hanno sottoscritto le priorità del territorio condivise e tra l’altro apprezzate e sottoscritte dai sindaci della provincia di Livorno, compreso quello di Piombino. Il nostro patto per il lavoro è questo, così come il nostro Accordo di programma è questo!".

"Diffidiamo dal benaltrismo di certe istituzioni e dal costante tentativo di spostare l’attenzione su altre sponde, così da sviarla rispetto all’argomento principale. - hanno aggiunto - Serve piuttosto impegnarsi per superare la situazione di stallo e in questo senso i 4 mesi, o 8 che siano, di proroga non ci spaventano se sono utili ad individuare le soluzioni e raggiungere l'obiettivo di tornare a produrre acciaio nello stabilimento piombinese".

Quindi per i sindacati non serve nessun nuovo accordo. Le questioni su cui agire sono chiare: siderurgia ecocompatibile; portualità; infrastrutture stradali e ferroviarie; bonifiche e impianti per le bonifiche; economia circolare e impianti necessari per i rifiuti; agricoltura; commercio; sanità; turismo.

"Alle istituzioni - hanno  concluso - chiediamo di uscire dall'immobilismo e dalla gestione burocratica delle crisi, e di realizzare velocemente quello che è stato concordato"