Lavoro

Jsw, "5 punti fondamentali da chiedere al Governo"

L'Uglm ha elencato una serie di richieste in vista dell'incontro in videoconferenza convocato dal Ministero dello sviluppo economico

Unire le forze in vista della convocazione in videoconferenza per la vertenza Jsw di Piombino. Lo ha detto la Segreteria provinciale Uglm e la Rsu Jsw.

"A questo incontro dobbiamo andare con le idee ben chiare", hanno commentato annunciando una serie di punti che il sindacato chiederà al Governo.

Il primo punto illustrato è che Jindal dovrà presentare un Piano industriale preciso e dettagliato, con tutti gli steps e gli investimenti necessari alla ripartenza dello stabilimento; con il secondo punto si chiede l'ingresso dello Stato con investimenti importanti e con uomini dello Stato nel Cda, come previsto a Taranto, in una logica di Piano nazionale della siderurgia, che coinvolga i più grandi e importanti stabilimenti siderurgici italiani, di cui Piombino fa parte a pieno titolo, essendo tra l'altro l'unico stabilimento italiano in grado di produrre rotaie.

Terzo aspetto che Uglm porrà è la necessità di un progetto che coinvolga tutti gli oltre 1.800 lavoratori. Nessuno deve restare fuori dal progetto, e se il piano non potrà garantire la piena occupazione, lo Stato dovrà essere in grado di tutelare gli eventuali esuberi con tutti gli strumenti possibili.

E ancora, forno elettrico e acciaieria nuova dovranno essere lontano dalla città, tecnologicamente avanzati ed eco-compatibili per ridurre al massimo l'impatto ambientale. Parallelamente dovrà essere elaborato un serio e concreto piano di smantellamenti e bonifiche delle aree non utilizzate per restituirle alla città e garantire una riconversione ambientale e una diversificazione economica.

"Cinque punti fondamentali a nostro avviso, per avviare un serio percorso di rinascita industriale, economica, occupazionale e ambientale di questo territorio", hanno concluso.