Lavoro

Jsw, “basta passerelle e gite fuori porta”

La segreteria provinciale Uglm ha contestato la decisone di Fim, Fiom e Uilm di manifestare al Mise. “Deve essere Roma a dover venire a Piombino”

Bandiere Ugl

“Basta andare a Roma a fare passerelle elettorali e gite fuori porta. Le iniziative devono essere fatte a Piombino e devono essere forti, come blocchi stradali e delle portinerie, come Uglm ha proposto anche nelle assemblee”. 

Cosi la segreteria provinciale Uglm è intervenuta in merito alla manifestazione promossa da Fim, Fiom e Uilm al Ministero dello sviluppo economico a Roma.

“Farle a Piombino favorirebbe anche la partecipazione dei lavoratori. - hanno proseguito - Non è Piombino che deve andare a Roma, deve essere Roma a dover venire a Piombino. E questo può avvenire solo con importanti e forti iniziative, a costo di creare anche disagi alla città. Abbiamo sempre sostenuto che l’unica strada percorribile è quella di unire le forze per portare la vertenza Piombino alla ribaltata nazionale. E se Piombino vuole salire alla ribalta nazionale deve farsi sentire. Si pensa forse che qualche pullman a Roma possa attirare l’attenzione dei Palazzi?”.

“In questi mesi Uglm ha fatto ripetuti appelli all’unità, alla convergenza, alla assunzione di responsabilità. - hanno proseguito - Abbiamo partecipato ad ogni iniziativa, al presidio di quasi 70 giorni davanti alla portineria centrale, con Fim, Fiom e Uilm, al presidio in piazza Cappelletti con Camping Cig, Usb e Cobas, alla manifestazione davanti al Comune, portando anche i nostri rappresentanti nazionali. Abbiamo ritenuto e riteniamo tutt’ora, che si può uscire da questa drammatica situazione tutti insieme, Sindacati, Istituzioni, lavoratori, cittadini. Riteniamo di aver agito con coscienza, con intelligenza e con senso di responsabilità. E continueremo a farlo, convintamente. Tuttavia, siamo costretti a constatare che alcuni preferiscono andare per conto proprio, da soli e senza confrontarsi con nessuno. Pensando di gestire una vertenza così importante e così complicata, in autonomia e dicendo ancora una volta che chi non è d’accordo con loro ‘si faccia le proprie iniziative’. Si decide di andare a Roma senza confrontarsi con altre realtà sindacali, senza aprirsi al confronto con associazioni e cittadini, senza coinvolgere la città nella mobilitazione, commettendo ancora una volta gli stessi errori. La gestione in autonomia della vertenza ha portato dopo 7 anni al disastro attuale”.

“Per questi motivi e perché riteniamo che le iniziative vadano fatte a Piombino contro una multinazionale che sta tenendo in ostaggio il territorio, e non altrove, almeno in questa fase, come Uglm non saremo presenti a Roma il 7 Luglio prossimo, in quella che consideriamo una ennesima passerella ad uso e consumo di qualche politico che la userà per farsi bello sulla nostra pelle”, hanno concluso.

Nei giorni scorsi anche il Campig Cig ha comunicato che non avrebbe aderito all’iniziativa.