Lavoro

Jsw, "arrivati a una situazione drammatica"

Uglm: "Noi diciamo con forza, ancora una volta, che serve unità, serve lucidità e compattezza. Le divisioni fanno comodo solo alle aziende"

Bandiere Uglm

"Lo avevamo detto", per l'Uglm nessuna sorpresa rispetto alla situazione dello stabilimento siderurgico Jsw e i recenti sviluppi per Gsi, con un accumulo di materiale non spedito e il rischio di fare ulteriore debito, che hanno portato i lavoratori a scioperare.

"L'acquisizione da parte di Jindal del 30% di Gsi, rilevata per circa 1 milione di euro dal fondo di investimento inglese che la deteneva, era un segnale gravissimo che lasciava intendere il probabile spezzatino dell'Azienda, con gli indiani di Jindal che avrebbero tenuto la parte sana, Gsi, in questi anni, ha sempre lavorato ed i suoi dipendenti non sono stati collocati in cassa integrazione, se non per brevissimi periodi, e lasciato la parte da risanare, aprendo uno scenario nefasto dove potrebbero vedersi anche licenziamenti collettivi e delocalizzazioni di rami d'azienda. - hanno osservato dall'Uglm - Da aggiungere che l'uscita di scena di un dirigente importante della stessa Gsi è un altro segnale inquietante di quello che sta accadendo a Piombino". 

"Perseverare con una strategia attendista, in un momento in cui ci sarebbe bisogno della massima unione, compattezza e condivisione di intenti ci sembra assurdo. - hanno commentato - Altrettanto assurdo assistere al tentativo di dividere e indebolire la lotta. Lo abbiamo visto anche ieri durante il presidio organizzato da Fim, Fiom e Uilm, dove alcuni lavoratori esasperati sono quasi venuti alle mani". 

"Questa drammatica situazione sta portando i lavoratori alla disperazione. Noi diciamo con forza, ancora una volta, che serve unità, serve lucidità e compattezza. Le divisioni fanno comodo solo alle aziende", hanno concluso segreteria e Rsu Uglm.