Lavoro

"Un piano che demanda ogni intervento allo Stato"

Il sindaco Ferrari e l'assessora Nigro: "Ok un intervento pubblico ma non possiamo accettare un’azienda che pretende di avere senza investire"

Sabrina Nigro e Francesco Ferrari

"Il piano industriale di Jsw è la metafora perfetta e preoccupante della visione assistenzialista dell’economia della società: in sostanza, tutte le mirabolanti promesse enunciate finora, dall’implementazione del treno rotaia fino alla realizzazione del forno elettrico, sono condizionate all’intervento esclusivo dello Stato, oltre che all’andamento del mercato". Così il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e l'assessora al Lavoro Sabrina Nigro hanno commentato a seguito della presa visione della bozza di piano industriale per Jsw presentata nei giorni scorsi al Mise.

"Oltre alle preoccupazioni che ci hanno accompagnato in questi due anni e mezzo d’attesa del businnes plan, da oggi c’è la certezza di quanto sia poco rassicurante un’azienda privata che, invece di accollarsi il rischio come tutti gli imprenditori di questo Paese, preferisce demandare ogni responsabilità al Governo della nazione che la ospita. - hanno aggiunto - Jsw, unico attuale proprietario, ci propone un piano industriale che, di fatto, è irricevibile. Capiamo, ovviamente, e sposiamo l’utilità di un intervento pubblico ma non possiamo accettare un’azienda che pretende di avere senza investire sul territorio. È necessario, ora più che mai, un netto cambio di strategia". 

"Siamo sempre più convinti che la soluzione passi da una visione più ampia dei problemi del territorio. - hanno proseguito - A questo scopo, le risorse messe a disposizione dall’Europa sono un’occasione che non possiamo permetterci di perdere. Già da tempo abbiamo sollevato la questione con le istituzioni regionali e nazionali: finanziare le opere di bonifica significherebbe garantire lavoro al territorio per molti anni rendendo sopportabile anche l’attesa che ancora si prospetta per un auspicato rilancio industriale".

Azioni che il sindaco Francesco Ferrari aveva illustrato nel Nuovo patto per Piombino (leggi qui l'articolo collegato).

"Vogliamo un progressivo allontanamento dello fabbrica dalla città, vogliamo che quelle aree siano oggetto di opere di smantellamento e bonifica e che poi vengano riconsegnate alla comunità come aree verdi, parchi, parcheggi scambiatori. una rete di mobilità dolce e una archeologia industriale mantenuta come simbolo della memoria storica e produttiva di Piombino. - hanno spiegato - Noi sappiamo cosa vogliamo fare. Di Jsw è chiara solo la volontà di non spendere un centesimo di più".