Lavoro

Jsw, "urgente conoscere la volontà del Governo"

Lo ha ribadito Lorenzo Fusco (Uilm) a una settimana dall'inizio del presidio nella Portineria Jsw. Lunedì l'incontro di Fim, Fiom e Uilm con l'azienda

Il presidio dei lavoratori Jsw, Piombino Logistics e Gsi promosso da Fim, Fiom e Uilm va avanti da una settimana, un'iniziativa per "dare una scossa al sistema".

Lo ha sottolineato Lorenzo Fusco (Uilm) in un commento all’iniziativa portata avanti da Fim, Fiom e Uilm.

"Appena 6 giorni fa erano completamente sole, senza un'azienda ed una proprietà solida alle spalle, senza il sostegno di una parte dei lavoratori, senza quei partiti politici che tante volte erano venuti a fare campagna elettorale nello stabilimento, senza le Istituzioni e senza il sostegno dei piombinesi. In soli 6 giorni quella scossa sta dando i primi frutti. - ha commentato - Quel simbolo, quella tenda verde con le bandiere sindacali all'interno della portineria Jsw, quel piccolo tavolo con intorno poche sedie per via del Covid, sta funzionando e sta risvegliando tutti o quasi dal torpore". 

Dal gazebo sono passati rappresentanti di partito e istituzioni, che oltre alla solidarietà stanno garantendo di attivarsi con interpellanze parlamentari e per incontrarsi ed organizzare incontri con i vari rappresentanti del Governo e del Ministero dello Sviluppo Economico. 

"Li aspettiamo come promesso al presidio per valutare insieme gli esiti di tali importanti incontri. - ha aggiunto - Ripartiamo insieme da questo presidio che la prossima settimana proverà a coinvolgere anche i cittadini piombinesi spostandosi nelle piazze". 

"L'unica drammatica e sconfortante certezza resta l'assenza della proprietà indiana che quanto prima dovrà dare conto al Governo italiano di ciò che sta facendo, anzi non facendo, a Piombino. - ha poi proseguito - Lunedì ci sarà un incontro con l'azienda per provare a capire la loro volontà dopo quasi 3 anni dal loro arrivo, ma ciò che davvero ormai è indispensabile è conoscere la volontà del Governo. Solo un forte intervento pubblico supportato dalla volontà del ministro, a partire da un Piano siderurgico che dia il via ad un confronto nazionale con i siderurgici Italiani, potrà garantire un futuro alla siderurgia piombinese, salvaguardare i posti di lavoro ed evitare un disastro sociale ed economico nel nostro comprensorio".