Lavoro

Jsw, i dubbi di Usb da Arvedi al rigassificatore

“Voci sulla trattativa privata con Arvedi. Sarà l'ennesimo salvatore della patria? Piano industriale e addendum nuovamente spariti”

“Nel marasma più completo dove a Piombino si pensa alle bandierine, la vertenza Jsw sta vivendo un’altra puntata da soap-opera, si sentono voci in giro e si legge sulla stampa che esiste una trattativa privata con Arvedi. Sarà l'ennesimo salvatore della patria? Girano post sui social dove si legge che Arvedi fa un forno elettrico il minimille e altre cose, ma intanto il Governo cade e si prospetta l'ennesima campagna elettorale sulle acciaierie e sul rigassificatore di Piombino, quindi su questi due temi si svilupperanno le nuove bugie per i piombinesi, tipo il rigassificatore serve per colare acciaio”.

Parole dell’Unione sindacale di base a Piombino.

“Ribadiamo che in questo paese abbiamo capito che non esiste la volontà politica che possa pensare a ristabilire un asset siderurgico con la propria partecipazione anche insieme al privato, quindi stiamo alla finestra e aspettiamo l'ennesimo salvatore, o babbo natale, che ogni 3 4 anni arriva. - hanno commentato - Se Piombino è strategico per la siderurgia non capiamo perché un Governo non dovrebbe investire direttamente, forse è molto meglio delegare un privato che naturalmente si comporta come tutti quelli che ci sono stati”.

Per l’Usb Piombino, sembra che “se Piombino prende il rigassificatore allora avrà compensazioni, in pratica una forma di ricatto!”.

“Abbiamo una politica che non possiede una visione di ciò che v fare di un territorio e usano ricatti per fare cose che sanno che i cittadini non voglio. Il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti non ci ha ancora convocati per informare i sindacati e quindi i lavoratori. Il piano industriale o l'addendum sono nuovamente spariti dopo le dichiarazioni di Carrai alla riunione al ministero. Ricordiamo che la cassa integrazione per la Piombino Logistica finirà a Ottobre e per i lavoratori di Jsw il primo Gennaio del 2023. Non possiamo aspettare quelle date senza preoccupazione, i lavoratori e le loro famiglie voglio certezze non le storielle dello stento”, hanno concluso.