Politica

"La collezione Mascia attende ancora collocazione"

Si tratta di 83 reperti archeologici donati nel 2016 al Comune di Piombino e che attendono ancora di essere valorizzati

Il museo archeologico di Piombino

Una collezione donata che attende ancora la sua collocazione. Non si conosce la sorte degli 83 reperti archeologici del dottor Salvatore Mascia, nemmeno dopo l'interrogazione in Consiglio comunale della consigliere di Ascolta Piombino Monica Bartolini.

Nel 2016 il Comune di Piombino ritenne opportuno accogliere la proposta di donazione della raccolta di 83 reperti archeologici del dottor Salvatore Mascia, prendendosi l’impegno di affidare alla Società Parchi Val di Cornia il bene ricevuto in dono, previa acquisizione del parere favorevole della competente Soprintendenza, al fine della sua conservazione e valorizzazione mediante l'esposizione nel Museo Archeologico di Piombino. 

"L’obiettivo del donatore di trasferire la proprietà della collezione, era e riteniamo sia ancora, che i reperti trovino opportuna collocazione nel contesto delle raccolte del Museo Archeologico del Territorio di Populonia e sia resa in tal modo, la possibilità di una sua fruizione pubblica. - hanno evidenziato da Ascolta Piombino - Fu stipulata apposita convenzione, dove il Comune s’impegnava a trasferire alla società Parchi, la donazione affinché fosse esposta nel Museo Archeologico del Territorio di Populonia, insieme alle risorse necessarie perché fosse musealizzata secondo i criteri e le modalità concordate tra le parti. - ha ricordato Riccardo Gelichi, portavoce della lista - Esisterebbe anche una proposta di allestimento della collezione archeologica Mascìa in una fase di workshop residenziale di allestimento museale coordinata dall’Associazione BACo insieme al Museo Archeologico del Territorio di Populonia e Parchi Val di Cornia". 

"L'idea progettuale - ha proseguito Gelichi - vorrebbe la collocazione all’esterno del percorso museale, essendo reperti esterni al territorio, comunque di comprovato valore storico. Non sono mancate in questi anni le sollecitazioni, alla precedente amministrazione che evidentemente, non ha concluso l’impegno, come all’attuale amministrazione, che è stata recentemente interrogata in Consiglio comunale, in merito alle sue intenzioni sull’utilizzo dei reperti. La risposta di Parodi, dopo aver rilevato che la precedente amministrazione non aveva ottemperato all’impegno, si limita causticamente a citare un passo della convenzione".

L'assessore di riferimento Giuliano Parodi, infatti, ha detto che l’Amministrazione comunale s’impegnerà a reperire le risorse necessarie alla musealizzazione della raccolta mediante la partecipazione a bandi di finanziamento, a sponsor e alle risorse presenti nel bilancio dell’ente.

"Una delusione, - ha commentato Gelichi - stiamo parlando di supporti e tendaggi per un’esposizione, certo non di migliaia di euro, all’interno di un museo che andrebbe arricchito di reperti; insomma un’opportunità rimandata, scelta poco comprensibile dopo aver speso oltre 400mila euro di eventi in un anno".