Cultura

La mappa della cultura inizia a prendere forma

Dall’incontro del Manifesto dei 20 svoltosi al belvedere Elisa Bonaparte gli spunti per il rilancio dell’attività e dei beni culturali

Il manifesto dei 20 è diventato dei 100 dopo la partecipazione all’incontro che si è tenuto presso il belvedere Elisa Bonaparte per di rilancio delle attività e dei beni culturali.

Durante l’incontro, coordinato da Fabio Canessa e aperto dall’intervento del sociologo Marco Bracci, “è stato presentato un primo schema di mappa della cultura alla presenza di tanti operatori culturali, rappresentanti di associazioni, docenti e artisti di vario genere. Non si sono visti, invece, i rappresentati delle istituzioni locali, che pure erano stati invitati. - hanno fatto sapere gli organizzatori - Il dibattito, incentrato sulla presentazione del progetto di mappatura delle attività e dei beni culturali, ha fatto emergere una ampia condivisione del manifesto, teso a ridare al lavoro culturale una dimensione collettiva, sganciato da logiche puramente promozionali e turistiche e utile per contribuire alla ridefinizione dell’identità cittadina dopo la crisi industriale”.

“Una cultura che non si riduca ad evento, ma intesa come processo finalizzato alla conoscenza”, ha detto Bracci nell’introduzione. Tema ripreso poi dallo storico Rossano Pazzagli nelle conclusioni che ha sottolineato l’importanza della mappa della cultura come mezzo di conoscenza e di orientamento, ma anche come occasione per cambiare modello di sviluppo e ridare a Piombino la centralità perduta anche a livello territoriale oltre che sociale.

Monica Pierulivo e Benedetta Celati presentando la mappa hanno indicato anche le possibili linee su cui il gruppo intende muoversi prossimamente: coinvolgimento dei soggetti attivi nel lavoro culturale, proseguimento del dibattito avviato dal Manifesto, realizzazione di un censimento delle attività e del patrimonio culturale attraverso una scheda presentata nell’incontro e che è scaricabile dal blog Cultura Piombino.