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La Regione punta sul porto di Piombino

Uno scalo potenziato è essenziale per l'attrazione di nuovi investimenti e imprese. C'è una delibera che rimodula in parte i 32 milioni di risorse Fas

Con una delibera presentata dall'assessore Stefano Ciuoffo la giunta regionale ha deciso di rimodulare in parte i 32 milioni di risorse Fas destinati alla riconversione e riqualificazione industriale dell'area, assegnati a suo tempo in base all'accordo di programma del 2014. 

Otto milioni rimangono destinati al recupero dell'area di Colmata, altrettanti saranno impiegati per la costituzione di un fondo rotativo per i prestiti. Solo quattro (di otto che erano) saranno, invece, impiegati per finanziare protocolli di insediamento, tenendo conto che finora la domanda espressa dalle piccole e medie imprese è stata limitata. 

Per attrarre nuove aziende è essenziale adeguare il porto e realizzare nuove banchine. Sono così stati recuperati 12.2 milioni e una parte almeno di queste risorse, ora rimodulabili, sarà per l'appunto utilizzata e destinata con un successivo atto a realizzare quelle infrastrutture necessarie per ospitare attività come lo smontaggio delle navi, ma anche la cantieristica e il rifitting, la logistica industriale o la chimica.

Di riscontri già ce ne sono. "Imprese interessate si sono già fatte avanti. - si legge in una nota dalla Regione Toscana - C'è la Saipem-San Giorno e Neri, che ha già richiesto la concessione. Ci sono imprese del settore chimico. C'è la General Electric".