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La smentita di Rimateria su quei fusti di mercurio

In merito allo smaltimento di fusti di mercurio, la società ha smentito quanto contenuto nel documento parlamentare. La nota di Rimateria

La discarica Rimateria

Nel documento della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo di rifiuti e su illeciti ambientali che hanno vista coinvolta la discarica Rimateria nel caso dell'inchiesta della Rari e Lonzi di Livorno si legge di cento fusti di mercurio che sarebbero stati smaltiti nella struttura a Piombino.

Dell'inchiesta avevamo scritto alcuni mesi (leggi qui sotto l'articolo correlato) e sollevato molta preoccupazione in città. Fatto comunque che nulla ha a che vedere con il recente sequestro della discarica e il successivo dissequestro (leggi qui sotto l'articolo correlato).

Dal sito internet di Rimateria è stata smentita l'affermazione contenuta all'interno del documento della Commissione parlamentare d'inchiesta. Riportiamo la nota integrale.

"Le affermazioni contenute in un documento licenziato dalla Commissione parlamentare sui rifiuti, riguardanti la discarica di Piombino, dove sarebbero stati smaltiti 100 fusti di mercurio sono destituite di qualsiasi fondamento e/o anche soltanto di verosimiglianza. - si legge - Le indagini su presunti illeciti compiuti da aziende di Livorno e sui rapporti che queste hanno avuto anche con la discarica di Piombino, sono in corso. Da quanto reso pubblico dagli inquirenti e per quanto riguarda la discarica di Piombino, non è mai emersa questa fattispecie di reato. Anche perché in nessuna occasione e per nessun motivo si sono smaltiti fusti contenenti alcunché".