Attualità

"Le donne siano solidali e pretendano rispetto"

La Commissione Pari opportunità ha sottolineato come gli atti di intolleranza contro le donne devono far riflettere sul cammino lungo da fare

Una donna (Foto di repertorio)

"Facciamo seguito al nostro comunicato di denuncia e forte critica alle offese sessiste contro Giorgia Meloni, per rafforzare l'attenzione sui sempre più frequenti atti di intolleranza nei confronti delle donne che hanno raggiunto importanti livelli di responsabilità, sia soprattutto verso le donne comuni per le quali in pochi si scomodano", così la Commissione Pari Opportunità di Piombino vuole continuare a tenere accesi i riflettori contro questa incredibile quantità di insulti rivolti a donne parlamentari e ministri ed in genere a chi ha raggiunto visibilità per meriti, al di là della storia personale, della diversità di credo o di razza, o del proprio stile di vita.

"Riflettiamo sul linguaggio sessista, la condizione della propria superiorità e del proprio potere, la supponenza che si celano dietro queste ingerenze, offese e prevaricazioni e pensiamo a quante, senza testimoni, sono rivolte alle donne comuni, alle quali vorremo dare uguale voce. - si legge in una nota - Al di là delle appartenenze politiche le offese alla Meloni oggi, ma in precedenza alla Boldrini, alla Azzolina o alla De Micheli, tutte di tipo sessuale, gli orrendi epiteti verso le ministre Bellanova e Bindi, le odiose offese razziste rivolte all'ex ministro Kyenge , e quelle vergognose antisemite indirizzate costantemente alla senatrice Liliana Segre, non solo sono da condannare ma ci devono far riflettere sul cammino lungo che ancora ci separa dalla parità, che dobbiamo conquistare e che deve essere presto raggiunta per valori sociali e civili che una società moderna dovrebbe farsi propri". 

"Condanna e solidarietà, ma non solo, perché come Commissione Pari Opportunità dovremo poterci presentare come parte civile nelle eventuali querele e denunce. Opponiamo alla misoginia ed al maschilismo la nostra solidarietà e sensibilità di genere, valori che non dobbiamo mai dimenticare, oltre a batterci continuamente per leggi che ci difendano e ci tutelino in ogni campo. - e si conclude - Cerchiamo di essere solidali tra noi donne, la nostra sensibilità può rafforzare la determinazione a pretendere rispetto, per noi e per i soggetti più deboli, le donne e gli invisibili che non hanno la voce dei media a dare risalto a queste ataviche ingiustizie".