Politica

Le opposizioni abbandonano il Consiglio comunale

Opposizioni preoccupate per le scelte legate al ciclo dei rifiuti: "Maggioranza allo sbando, ancora una volta inciampa sul numero legale"

Le opposizioni in Consiglio comunale (foto di archivio)

L'intero blocco delle opposizioni presenti in aula, Movimento 5 Stelle, Ascolta Piombino, Ferrari Sindaco, Un'Altra Piombino e Rifondazione Comunista, ha deciso di abbandonare il Consiglio comunale nel momento in cui, sulla discussione di due delibere di Giunta relative a temi di bilancio, la maggioranza non poteva garantire il numero legale, come dovrebbe essere in caso di approvazione di documenti che la stessa ritiene strategici. 

"Il Bilancio, sopratutto le sue variazioni, è argomento di grande valenza politica: - hanno spiegato in una nota congiunta - la mancanza del numero legale evidenzia una crepa proprio sui criteri di scelta e le minoranze hanno il dovere di rilevare tale debolezza. In altre parole, se la maggioranza non è in grado di governare il territorio attraverso gli strumenti di governo, i cittadini devono saperlo e il modo migliore è evidenziarlo uscendo dai consessi, che è una nostra democratica prerogativa". 

"Il Consiglio comunale sarà sicuramente riconvocato, - hanno aggiunto - ma le contraddizioni di una maggioranza in netta difficoltà saranno ancora lì, ben evidenti, dentro e fuori l'istituto comunale. Peraltro, una delle variazioni di bilancio riguardava il prestito di ben 350.000 euro che la Giunta voleva riconoscere a Rimateria, argomento assai rilevante" (leggi qui sotto gli articoli correlati).

E proprio sull'ampliamento degli spazi di discarica, sui nuovi insediamenti produttivi previsti dall'amministrazione, nonché più in generale sul tema ambientale, le forze di minoranza si dicono sempre più preoccupate per le scelte legate al ciclo dei rifiuti. Proprio su questi temi hanno visioni articolate su cui faranno fronte comune.