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"Frenare la dipendenza dal gas"

Legambiente Val di Cornia, in questo difficile momento storica, ha evidenziato come una alternativa alle fonti fossili sia possibile

Foto di archivio

Legambiente Val di Cornia ha evidenziato come l’invasione da parte della Russia in Ucraina abbia portato in primo piano anche il grande tema dell'energia. 

"L'Europa e l'Italia dipendono dalle fonti fossili, eppure esiste già una strada da percorrere, totalmente green e sostenibile. Eolico offshore e a terra, fotovoltaico sui tetti, agrivoltaico, biometano, accumuli, pompaggi, reti, efficienza in edilizia e per le industrie, pompe di calore e poi la creazione di un fondo di garanzia per le famiglie per incentivare l'efficientamento energetico e la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili. - hanno spiegato - Sono questi per Legambiente i pilastri da mettere al centro di un piano e un pacchetto energia se davvero si vuole frenare la dipendenza dal gas, ridurre i costi in bolletta di famiglie e imprese e soprattutto accelerare la transizione energetica senza dare il via ad una nuova e insensata corsa al carbone e approvvigionamenti di gas da altri Paesi".

Una considerazione che arriva anche all'indomani della notizia della necessità di un accordo per aumentare le forniture di gas dall'Algeria all'Italia e del viaggio del ministro Di Maio ad Algeri con l'amministratore delegato di Eni per valutare delle ipotesi. Notizia che ha rievocato alla memoria dei piombinesi e non solo il progetto del gasdotto Gasli presentato nel 2006 e mai realizzato. Il piano prevedeva una mega infrastruttura progettata per condurre il gas algerino dal paese nordafricano passando da Sardegna e Piombino.

Legambiente coglie però l'occasione per rilanciare la richiesta di investimenti sulle energie rinnovabili e efficientamento energetico. I Comuni possono avere dei fondi che coprirebbero gran parte dell'investimento per mettere pannelli fotovoltaici o termici sugli edifici pubblici, cambiare l'illuminazione e coibentare. Inoltre fare opere per la sicurezza idraulica o geologica, mobilità sostenibile (piste ciclabili o mezzi di trasporto compatibili), messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e abbattimento delle barriere architettoniche.

"Quanti comuni hanno fatto richiesta di questi contributi in questi anni? - si è domandata Legambiente - Ricordiamo alle amministrazioni locali che per l'annualità 2022 le richieste devono essere inviate entro il 15 Marzo. Le Amministrazioni pubbliche devono governare il cambiamento e dare l’esempio verso una società più efficiente, sicura e resiliente alle crisi energetiche e per il clima. Legambiente è disponibile a collaborare con i Comuni per il lancio di una grande campagna di costituzione delle Comunità Energetiche".