Attualità

Incubo legionella, "fatti i dovuti controlli?"

I sindacati hanno fatto sapere che il problema è stato isolato e l'azienda ha provveduto a sanificare. Il coordinamento chiede più controlli

L'impianto delle docce in uno degli spogliatoi della fabbrica è risultato inquinato dal batterio della legionella. Lo spogliatoio è stato già chiuso "non appena i prelievi dell'azienda hanno rilevato e isolato il problema", come spiegato dalla Fiom attraverso un post su Facebook mirato a calmare le acque dato che la notizia stava creando molta preoccupazione tra i lavoratori.  

"Tutto è stato sanificato e nei prossimi giorni riapriranno gli spogliatoi", hanno aggiunto rispondendo ai lavoratori. Sull'accaduto non poteva sorvolare il coordinamento Art.1 - Camping Cig che pur lieti della risoluzione del problema sollevano alcuni dubbi.

"Ai lavoratori che continuano a lavorare in quell’area sono stati fatti i dovuti controlli? - si domandano - Gli spogliatoi e le docce erano fatiscenti ancor prima della fermata, al punto che la maggior parte dei lavoratori rinunciava a lavarsi a causa anche di irritazioni cutanee e di funghi che sorgevano continuamente; all’epoca veniva accampata la scusa della crisi, ma oggi con il nuovo padrone che ama considerarsi un padre di famiglia, non sarebbe opportuno fare interventi radicali, seguiti da ricontrolli della Asl, per garantire igiene e sicurezza dei lavoratori?".

"Sempre in termini di sicurezza, - hanno aggiunto - si parla di far ripartire la laminazione, ma i costi previsti per il revamping e la risistemazione di impianti ormai fermi da anni possono assicurare giusto una stentata sopravvivenza dei treni: è così che la nuova proprietà intende rilanciare la fabbrica? E i sindacati, oltre ad incensare il padrone di turno, non potrebbero mobilitarsi su questi temi di fondamentale interesse per i diritti dei lavoratori?".