RIGASSIFICATORE

Rigassificatore, lettera a Commissione Ue per Via

I comitati Salute Pubblica e La Piazza si sono appellati alla Commissione Europea per chiedere la Via per il progetto di Snam

Il Comitato Salute Pubblica e La Piazza hanno firmato una lettera indirizzata alla Commissione Europea a seguito di quella del ministro della Transizione ecologica Cingolani in cui annunciava l’esenzione della Valutazione di impatto ambientale al piano di messa in funzione del rigassificatore nel porto di Piombino.

“Secondo il Ministro Cingolani, - si legge nella lettera - la Valutazione di Impatto Ambientale inciderebbe negativamente sulle finalità del progetto, identificando nell’urgenza la finalità di fondo, senza aspettare i tempi richiesti per le verifiche e per la fattibilità previste nella Via. Invece, secondo noi cittadini, la finalità del progetto dovrebbe essere, riferita al caso nostro, quella di fornire gas, ma in sicurezza, rispettando norme che tutelino diritti costituzionali come la salute, l’integrità fisica delle persone e dell’ambiente. Riteniamo pertanto che l’esenzione non sia applicabile al caso specifico del rigassificatore proposto a Piombino e che il ricorso ad essa rappresenti una violazione ai principi costituzionali e alle direttive europee. E’ infatti la stessa collocazione in porto del rigassificatore che rende alquanto improbabili, se non impossibili, le misure atte a contenere e diminuire i rischi essendo nell’ambito dei rischi di incidenti rilevanti”.

“Una Valutazione di Impatto Ambientale, in un contesto simile, con vicinissimi elementi vulnerabili, non avrebbe superato, a nostro avviso, l’approvazione degli organi tenuti ad esprimersi, poiché innanzitutto avrebbero dovuto valutarne la fattibilità, in un ambiente altamente antropizzato. La procedura che esonera la Via potrebbe facilitare l’approvazione di un progetto che altrimenti non sarebbe accoglibile, per l’impossibilità di eliminare seri rischi alla popolazione”, hanno evidenziato i comitati nella lettera.

Nella lettera i comitati hanno evidenziato una serie di criticità, più volte denunciate, nella speranza che la Commissione europea prenda in mano il caso Piombino.