Lavoro

Usb al Mise: "Vorremmo sapere che fine faremo"

L'Unione sindacale di base ha inviato una lettera al Ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico. Chiesta chiarezza sugli ammortizzatori

Il gruppo di lavoratori aderenti all'Unione sindacale di base di Piombino ha scritto al Ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico per capire gli sviluppi dopo l'arrivo di Jindal nello stabilimento siderurgico. Riportiamo integralmente il testo della lettera inviata:

"Buongiorno ministro del lavoro e dello sviluppo economico,

siamo un gruppo di lavoratori iscritti a Usb (Unione sindacale di base) di Piombino fabbrica siderurgica di Aferpi, passata in questi giorni al gruppo indiano di Jndal. 

Vorremmo chiederle con questa lettera che fine faremo perché ad oggi si prevede un assorbimento di lavoratori diretti di circa 700 unità fino al 2021. Poi il vuoto. 

Non vediamo né un piano industriale dettagliato, né un riassorbimento completo delle maestranze, parliamo di circa 2000 lavoratori diretti e circa 1000 lavoratori indiretti.

Volevamo sapere come si evolve la vicenda Piombino ed inoltre vorremmo che si fosse trattati come ammortizzatori sociali alla pari di Taranto essendo anche noi un sito importante per la produzione siderurgica di acciaio.

Le inviamo i nostri saluti in attesa di una risposta da parte sua".

Intanto entro Agosto è previsto l'arrivo di una nave di blumi, mentre per Settembre sarà fissato un nuovo incontro tra azienda e sindacati per un nuovo aggiornamento.