Lavoro

Liberty Magona, così si rischia il fermo totale

Sindacati preoccupati vogliono incontrare il sindaco di Piombino in attesa della convocazione al Mise dopo il crac di Greensill Capital

Liberty Steel Magona

Le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm e la Rsu Liberty Magona hanno chiesto un incontro urgente al sindaco Francesco Ferrari per discutere della situazione dello stabilimento siderurgico Liberty Steel Magona.

"Come noto, - hanno spiegato nella lettera - il gruppo indiano proprietario dello stabilimento piombinese è entrato in crisi di liquidità a seguito della messa in amministrazione controllata della gamba finanziaria Greensill Capital. Dal crac di Marzo ad oggi ogni stabilimento del gruppo ha camminato con le proprie gambe e la Magona, godendo di stima del brend, con un portafoglio clienti importante è riuscita a far fronte ad un mercato sebbene, come sempre in queste circostanze, più cinico ed esigente. Il colpo di grazia e il rischio di un fermo totale delle produzioni, il cui rallentamento è già in atto, è dovuto al mancato approvvigionamento di semiprodotto, coils a caldo, da parte di Arcelor Mittal, che pretestuosamente, a nostro sapere, lamenta un insolvenza da parte di uno stabilimento diverso appartenente al gruppo Liberty, sebbene Magona abbia sempre onorato i propri debiti e sia nelle condizioni di farlo pagando il semiprodotto alla consegna".

La situazione per i sindacati rappresenta "uno schiaffo per un intero territorio e per l'unica sua impresa che dall'acquisizione ha assunto più di 100 giovani e fatto investimenti e che rappresenta un fiore all'occhiello per tutti noi".

La richiesta di incontro, dunque, è stata rivolta al sindaco di Piombino Francesco Ferrari in attesa della convocazione delle Istituzioni presso il Mise che ci auguriamo sia calendarizzata nel più breve tempo possibile.