Politica

Liceo classico, "tante parole ma poca chiarezza"

Gelichi: "Il Comune ha preso in carico il problema? Invece si legge sulla stampa che dalla maggioranza partono petizioni rivolte ai cittadini"

Riccardo Gelichi

Ascolta Piombino ha commentato la questione relativa al liceo classico, domandandosi se davvero il Comune ha preso in carico il problema. 

"Molto si è detto e molto si è scritto sulla chiusura del liceo classico a Piombino, contestualmente si evince che abbiamo un calo crescente degli iscritti nei plessi piombinesi cui si attribuiscono due cause: la decrescita demografica e il problema dei collegamenti che indirizzano i ragazzi della Val di Cornia verso altri istituti. Sulla questione, oltre che essere evidenziata dalla politica, ne abbiamo parlato anche noi, si doveva avviare un lavoro istituzionale con il coinvolgimento del sindaco di Piombino, dell’assessore all’istruzione Simona Cresci, fino a interessare l’assessore che si occupa dei trasporti Marco Vita. Al momento non abbiamo elementi che possano farci avere un quadro della situazione chiaro", ha spiegato Riccardo Gelichi, portavoce di Ascolta Piombino.

"Il Comune ha preso in carico il problema? Invece si legge sulla stampa che dalla maggioranza partono petizioni rivolte ai cittadini, il solito refrain calato puntualmente su tutti i temi, paradossalmente togliendo il lavoro che dovrebbe riguardare le opposizioni. - ha commentato Gelichi - Quando si governa, si tessono rapporti e si lavora sulle cose. La maggioranza, oltre che la parte istituzionale rappresentata dalla giunta, avrebbe anche un suo rappresentante nel Consiglio Provinciale: Massimo Giannellini, presidente del Consiglio comunale di Piombino. E’ della Provincia di Livorno, ad esempio, il compito di provvedere al trasporto scolastico relativamente alle scuole superiori. Insomma ci sarebbero dei ruoli precisi, con compiti dedicati e mischiare continuamente le carte non aiuta la chiarezza, tantomeno a risolvere i problemi".