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Piombino Logistics, "rispondano Comune e Regione"

Chiesto nuovo incontro col Prefetto per valutare aspetti puntuali relativi al proseguo dell'attività di Jsw e Piombino Logistics in tempo di Covid-19

Foto di repertorio

Lanciato un appello a Comune di Piombino e Regione Toscana per ottenere la sospensione dell'attività della Piombino Logistics vista l'emergenza sanitaria da Coronavirus. Impresa della movimentazione merci che svolge la propria attività solo per Jsw in autonomia funzionale, senza possibilità di movimentare merci diverse da quelle siderurgiche dello stabilimento che attualmente è fermo.

"Dopo l'incontro in teleconferenza tenuto nella giornata di ieri del Prefetto con Cgil-Cisl-Uil attendevamo con ansia le risposte ai nostri riteniamo legittimi quesiti. - hanno commentato Fim, Fiom e Uilm - Il comunicato e le dichiarazioni del Prefetto non possono assolutamente soddisfare le richieste di Fim-Fiom-Uilm provinciali che sono a richiedere ancora una volta un incontro urgente per confrontarsi su quesiti specifici".

"A tale proposito - hanno aggiunto - farebbe piacere, in un senso o nell'altro, una risposta delle Istituzioni comunali e regionali dai quali ad ora i lavoratori non hanno avuto cenno di riscontro se non in qualche poco utile comunicato".

Attualmente nello stabilimento Jsw Steel Italy si sta lavorando al reparto CSE caricando rotaie che andranno sul porto per poi essere caricate sulla nave da Piombino Logistics. Sono rotaie dirette in Bangladesh e Croazia. Il primo quesito è se si possono ritenere lavorazioni essenziali, non essendo prodotti per la nostra Nazione ma diretti in altri paesi.

Per quanto riguarda Piombino Logistics,  i sindacati si domandano se è ragionevole autorizzare un’azienda che pur avendo un codice figlio dell’Ateco 52, di fatto non può lavorare conto terzi, ma solo su materiale siderurgici di uno stabilimento fermo.