Lavoro

“Trovare un accordo per non paralizzare il porto”

Il sindaco Ferrari e l’assessora Nigro prendono posizione riguardo la vicenda di Piombino Logistics segnalata nei giorni scorsi dai sindacati

Il sindaco Francesco Ferrari ha preso posizione sulla vicenda di Piombino Logistics i cui lavoratori chiedono un intervento delle istituzioni per sbloccare l’impasse in cui si trova il porto (leggi qui l’articolo correlato)

“Per rilanciare l’attività delle industrie di Piombino  è necessario impegnarsi nell’ottica della collaborazione tra istituzioni, aziende e lavoratori. – hanno dichiarato il sindaco Ferrari con delega alle Infrastrutture e Sabrina Nigro assessora al Lavoro – Ciò significa anche venire a patti tra le varie esigenze, trovare accordi, talvolta scendere a compromessi, pur sempre nel rispetto delle normative vigenti. Il porto è strategico per questo rilancio e non possiamo permettere che una decisione troppo rigida metta a rischio potenziali investimenti o complichi la gestione delle commesse per le aziende”.

Gli interventi di manutenzione da parte di Jindal sono attesi da tempo: - hanno aggiunto - il ripristino delle banchine e delle attrezzature è necessario e urgente, non è una novità. Preso atto di questo ritardo, però, non è pensabile paralizzare tutta l’infrastruttura e ciò che da essa dipende. Piombino Logistics ha chiesto all’Autorità portuale il permesso per utilizzare temporaneamente le banchine pubbliche: credo che sia una richiesta comprensibile, a patto che il carattere transitorio sussista e che vengano utilizzate il tempo necessario a ripristinare le normali condizioni di sicurezza e funzionalità delle banchine dell’azienda. Inoltre, vista la normativa che regola la materia, è indispensabile che sia avviato un percorso condiviso con tutti i soggetti a vario titolo interessati per arrivare, nel rispetto delle vigenti regole, a un equilibrio che permetta a tutti di svolgere il proprio lavoro e non creare disagi alle aziende che, attraverso il porto, ricevono le materie prime di cui hanno bisogno. - e hanno concluso - Gli investimenti su Piombino dipendono anche dalla capacità della città stessa di accoglierli”.