Elezioni

M5s, "episodi di quotidiana discriminazione"

I pentastellati hanno incontrato le associazioni per raccogliere segnalazioni e riuscire a intervenire a favore dell'integrazione

"Si susseguono notizie su episodi di quotidiana discriminazione. Dolorosi perché toccano la vita di ragazzi, nella fase in cui le relazioni formano i caratteri", di questo il Movimento 5 Stelle Piombino ha avuto modo di confrontarsi nell'incontro avuto con l'associazione Samarcanda, con gli esponenti della rete antirazzista e col consigliere straniero aggiunto, presidente della consulta delle comunità straniere.

"Sono emersi elementi importanti. - hanno riferito - La crisi economica, oltre a diffondere la paura per le proprie condizioni di vita, ha disgregato quella formidabile palestra di reciproco riconoscimento che era la fabbrica, il lavorare fianco a fianco, condividendo spazi, fatica e lotte per i propri diritti. Le persone di provenienza straniera che abitano il nostro territorio hanno subito una radicale trasformazione nella tipologia di permanenza: molto meno stabile, soggetta a continui spostamenti per cogliere le residue opportunità di lavoro e di conseguenza meno coinvolta nella comunità del luogo dove abitano. Il clima sempre più ostile e il doversi confrontare con normative nazionali di difficile applicazione, che seguono l'impianto teorico delle scelte dell'allora ministro Minniti, portano le comunità a chiudersi al proprio interno, rendendo ancora più difficile la loro integrazione".

Dall'incontro promosso dai pentastellati è inoltre emerso che la figura del consigliere straniero aggiunto è stata svuotata della sua rappresentanza ed efficacia.

"Un esempio virtuoso - hanno registrato - è il percorso del tavolo di quartiere realizzato al Cotone/Poggetto che, grazie ai volontari che ne fanno parte, è riuscito a mantenere attivo e vitale uno spazio di condivisione, d'informazione e di aiuto favorendo l'integrazione e la conseguente realizzazione di un tessuto sociale coeso e vivace. - hanno spiegato i 5 Stelle - Purtroppo molto preoccupante è, invece, il fatto di un forte aumento di richieste di aiuto e ascolto da parte di famiglie adottive che lamentano episodi di razzismo e discriminazione nei confronti dei propri figli. C'è molto da fare su questi temi e sentiamo forte il senso della responsabilità nell'affrontarli senza la presunzione di avere tutta la conoscenza: un contesto in continuo mutamento richiede di saper dare risposte dinamiche e aggiornate".