Elezioni

Rifiuti, ricetta 5 Stelle per quelli solidi urbani

Due proposte e la regola delle 3 R per ridurre la quantità di rifiuti solidi urbani che finiscono in discarica. Il passaggio in Ato Sud? "Un errore"

Indirizzare il territorio verso strategie virtuose in tema di rifiuti. Questo l'intento del Movimento 5 Stelle portato avanti in questi anni di opposizione e che tornano a sollevare in vista delle prossime elezioni amministrative. 

Il riferimento va diretto alle due mozioni proposte nei passati consigli comunali e approvate, ma mai attuate relative al vuoto a rendere e al plastic free challenge (leggi qui sotto gli articoli correlati).

La prima proposta è stata presentata a Marzo 2018 ed è volta a mettere in atto forme di incentivo economico come la riduzione della tariffa Tari per esercenti, produttori e distributori che aderiscono alla sperimentazione di un sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all'uso alimentare.

La seconda proposta è datata Febbraio 2019 e riguarda l'adesione alla campagna nazionale Plastic Free Challenge per predisporre ogni azione necessaria, coinvolgendo enti pubblici, associazioni, imprese e cittadini affinché venga vietato l'uso della plastica usa e getta nel nostro territorio, sostituendola con materiali riciclabili e riutilizzabili.

"Non è accettabile che l'attuale Amministrazione pensi di imporre ulteriormente strategie suicide sui rifiuti solidi urbani sperando di condizionare, a pochi giorni dalle elezioni, le scelte delle future amministrazioni locali. - hanno commentato in una nota i pentastellati - Se andremo a governare questo territorio opereremo sulla base della consapevolezza che il rifiuto rappresenta una risorsa da riutilizzare e non più uno scarto da conferire in discariche o inceneritori".

Una posizione quella dei 5 Stelle figlia delle scelte del Pd prese in questi ultimi anni, a partire dall'ingresso della Val di Cornia nell'Ato Toscana Sud. "Volendo sorvolare sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici di Sei Toscana, il gestore a cui è affidata la gestione dei rifiuti solidi urbani, ci ritroviamo con tariffe che non prevedono tutta una serie di servizi precedentemente compresi a corpo. Insomma, ogni singolo intervento non esplicitamente compreso nel contratto di servizio, viene profumatamente pagato. Mentre prima era compreso. Su efficienza ed efficacia, anche senza voler ostentare ciò che è sotto gli occhi di tutti i cittadini, - hanno aggiunto - dovrebbe essere sufficiente pensare che il nostro comune si attesta ad un livello di raccolta differenziata del 33,73%, in coda nella graduatoria regionale e nazionale delle realtà virtuose. Assai lontani dal raggiungere quanto indicato dall'Europa. Paghiamo pure l'ecotassa per tale incapacità. Quota che, ovviamente, si scarica nelle tariffe di ognuno di noi".

Per il Movimento 5 Stelle Piombino, la gestione dei rifiuti solidi urbani deve rispondere alla regola delle 3 R: ridurre, riciclare e riutilizzare.