Lavoro

Magona, Liberty House intavola il piano

Il closing è previsto a nuovo anno. Intanto Liberty House ha incontrato i sindacati per illustrare il piano d'azione e i possibili sviluppi

Foto pubblica su Facebook da Uilm Piombino Livorno

Le Rsu Magona e i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato i rappresentanti di Liberty House prossima all'acquisizione dello stabilimento Magona d'Italia nell'ambito delle cessioni di Arcelor Mittal.

Nell’incontro, hanno spiegato i sindacati in una nota, è stata confermata la volontà di rilanciare lo stabilimento attraverso la conquista di nuovi mercati, con più autonomia rispetto ai vincoli della precedente multinazionale e investimenti per rendere autonomo l’insediamento produttivo piombinese anche nella fase di transizione in particolar modo per quanto riguarda l’approvvigionamento delle materie prime. L’intenzione di Liberty House, hanno spiegato, è quella di rendere indipendente la Magona anche successivamente al closing contando su mercati dove all’interno del gruppo non c’è concorrenzialità.

Fim, Fiom e Uilm hanno messo in evidenza la necessità di valorizzare le professionalità presenti, apprezzando la volontà di far crescere lo stabilimento per invertire la tendenza di questi ultimi anni caratterizzata dalla sola fase difensiva.

"Questa nuova fase dovrà consentire il mantenimento e la crescita dell’attuale occupazione. - hanno commentato i sindacati - In questo senso la posizione dello stabilimento con i suoi assets, fra cui il porto, sarà fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi. Consideriamo interessante anche il possibile sviluppo del prodotto preverniciato che potrebbe avere spazi di mercato in tutta Europa oltre alla necessaria ripartenza del decapaggio".

Il closing è previsto nel primo trimestre del 2019 e nell'arco dei 3 mesi successivi si aprirà una nuova fase di confronto fra le organizzazioni sindacali e la proprietà del gruppo finalizzato alla collaborazione e alla definizione del piano industriale.