Oltre mille persone sono scese in piazza a Piombino e hanno partecipato al corteo a fianco dei lavoratori di Liberty Magona fino al palazzo municipale.
"Oggi, sulla vicenda Liberty Magona, abbiamo due fronti aperti che non solo non possiamo abbandonare ma che dobbiamo affrontare con ancor più determinazione. Il primo fronte riguarda la cassa integrazione. Fino a ieri chiedevamo con forza al Ministero del Lavoro un decreto urgente per consentirne l’anticipazione: il decreto è arrivato, ma adesso la priorità è che l’Inps eroghi le somme nel più breve tempo possibile, così che le famiglie non debbano attendere oltre".
Lo ha dichiarato Francesco Ferrari, sindaco di Piombino, che oggi era a fianco dei lavoratori durante la manifestazione davanti al palazzo municipale.
"Sappiamo però che la cassa integrazione non coprirà tutti. - ha aggiunto il sindaco - È inaccettabile che chi continua a lavorare per garantire la sicurezza degli impianti resti senza alcun riconoscimento, così come è inaccettabile che i lavoratori interinali e le loro famiglie rimangano senza tutele. Dobbiamo trovare soluzioni anche per loro. Il governo aveva fissato la prossima riunione per l’8 Ottobre. Abbiamo chiesto con decisione di anticiparla e così sarà: dopodomani torneremo a confrontarci".
"Un segnale di sensibilità che riconosciamo al governo, chiamato – insieme a tutti noi – ad assumersi fino in fondo le proprie responsabilità. - ha proseguito il sindaco di Piombino - Il secondo fronte, ancora più decisivo, è quello del passaggio di mano dell’azienda. Diciamolo con chiarezza: l’attuale proprietà di Liberty Magona non è all’altezza né dei suoi lavoratori né della città. Non è tollerabile prendere impegni ufficiali – come quello di pagare gli stipendi entro il 25 settembre – e poi disattenderli. La chiave del futuro è dunque il passaggio a un soggetto solido, affidabile e realmente interessato a investire. Le verifiche del governo hanno confermato la volontà del potenziale acquirente di acquisire l’azienda: non c’è più tempo da perdere".
"Occorre procedere con determinazione nella procedura negoziale affinché un nuovo proprietario, serio e responsabile, si faccia carico non solo dello stabilimento, ma anche dei lavoratori, dell’indotto e della città. Solo così potremo chiudere rapidamente questa parentesi grigia che ha colpito uno stabilimento da sempre punto di riferimento per Piombino e per tutto il territorio. Per giungere agli obiettivi serve l'impegno di tutte le componenti di questa partita e la prosecuzione di un sforzo, che c’è stato e ci sarà, dei sindacati e l'impegno di una politica locale che non si limiti a esprimere solidarietà ma che agisca anche oltre le propri prerogative istituzionali", ha concluso Ferrari.