Politica

Il porto come non l'abbiamo mai visto

La visita di Matteo Orfini è stata l'occasione per mostrare a che punto è il porto; si lavora per essere pronti quando arriverà il sì per la 398

Silvia Velo, Matteo Orfini, Luciano Guerrieri, Valerio Fabiani, Dario Parrini, Ettore Rosalba

E' stato il porto il leitmotiv della visita del presidente del Partito Democratico Matteo Orfini assieme al sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo, al segretario del Pd toscano Dario Parrini e al segretario della federazione locale Valerio Fabiani.

Con il commissario straordinario dell'Autorità portuale Luciano Guerrieri si è potuto constatare l'avanzamento dei lavori e poter contemplare le prospettive future di quello che sarà il porto commerciale e turistico di Piombino.

Per Matteo Orfini quella del porto sarà una occasione per dimostrare la volontà di fare politiche industriali in vista di una città nuova. Le banchine e la progettazione della 398 potrebbero rappresentare la vera svolta per il futuro economico della città in cui da sempre si è colato acciaio. 

Oggi, tra ruggine e mare, il passo è l'attesa e la speranza. L'obiettivo è considerare lo sbottigliamento del porto, con la 398, una delle priorità del Governo e dell'Anas affinché i fondi siano presto disponibili. Per le banchine invece il passo è breve; la zona che ospiterà il polo di rottamazione delle navi, dove vi stanno lavorando Sales e Cmc, possono dirsi in via di ultimazione. Un piazzale asfaltato di 350 metri e largo 50 che si affaccia su uno specchio d'acqua di 20 metri. Accanto ci saranno le aree destinate alla General Electric e le banchine Aferpi. I lavori proseguono senza ritardi e sforamento di budget, dicono durante la visita. E guardando il nuovo porto è facile immaginarsi il completamento dell'allungamento del molo foraneo per accostare le grandi navi da crociera.

La visita si è poi conclusa all'hotel Phalesia dove è stato ribadito quanto l'ottimizzazione dei collegamenti (stradali e ferroviari) siano fondamentali per dare un senso a quanto fatto nell'area portuale. E parafrasando il consigliere regionale Gianni Anselmi Piombino è pronta a giocare la sfida qui e ora.

Il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, senza cadere in facili trionfalismi, ha concentrato l'attenzione su punti fondamentali: la diversificazione come driver e non come obiettivo e la necessità di colmare il gap infrastrutturale. L'incontro #adessoilfuturo è stato l'occasione per ricordare che il futuro a Piombino vuol dire diversificazione, lavoro e sostenibilità ambientale. Ma la rinascita, come dice lo stesso Giuliani, non passa da miracoli ma da fatti concreti.