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Mattia Castellazzi, un centrale alla Chiellini

Un calciatore che accanto a Martelli e Politi ha retto le sorti della difesa durante lo scorso campionato. L'intervista di Gordiano Lupi

Mattia Castellazzi, foto di Riccardo Marchionni

Mattia Castellazzi (2002) è un giocatore regolare che non fa mai mancare il suo contributo alla squadra ogni volta che viene chiamato all’opera dal Mister, sia che parta titolare sia che debba sostituire un compagno a gara iniziata. Grintoso e determinato, si attacca all’avversario e non lo molla, solido incontrista, non disdegna qualche sortita verso il centrocampo. Una sicurezza di serietà e metodo, un calciatore che accanto a Martelli e Politi ha retto le sorti della difesa durante lo scorso campionato e che nella nuova stagione avrà il supporto di Fatticcioni, Lepri e Battaglini. Problemi di abbondanza che lasciamo volentieri a Brontolone, perché siamo in presenza di calciatori molto bravi, spetterà al Mister decidere la formazione migliore domenica dopo domenica. In ogni caso nel calcio di oggi si gioca in sedici, perché il gran numero di sostituzioni a disposizione permette modifiche tattiche importanti in corso di gara.

Mi racconti il tuo percorso calcistico?

Il mio percorso calcistico è iniziato nel Settore Giovanile di Massa Marittima, ad appena dodici anni sono andato a Grosseto per disputare un campionato professionistico, dopo due stagioni sono passato al Siena dove ho fatto due anni e mezzo di campionati professionistici (under 14, 15, 17). A dicembre ho lasciato Siena per tornare a Grosseto, dove ho finito la stagione con la Juniores Nazionale Elite. Sono stato inserito nella prima squadra (serie D) nel campionato successivo, ho collezionato tre presenze tra campionato e coppe, nel frattempo facevo qualche partita con la Juniores. Quando sono venuto a Piombino il Covid ci ha fermati, l’anno successivo ho iniziato in Eccellenza con la maglia nerazzurra, ma a dicembre sono andato al Massa Valpiana. La mia ultima stagione l’ho fatta a Piombino dove sono orgoglioso di aver contribuito a raggiungere una salvezza non scontata.

La difesa a mio parere è il reparto più forte, senza dimenticare un buon centrocampo. Il tuo contributo sarà determinante. Quale ruolo credi che sia per te il più congeniale?

Stiamo a vedere, le premesse positive ci sono tutte. Per quanto riguarda il mio ruolo, mi vedo come un centrale difensivo, posso giocare anche da terzino ma preferisco il centrale.

A cosa punta questo Piombino?

Questo Piombino punta a far bene, domenica dopo domenica cercando di portare a casa punti importanti sia in casa che fuori.

Cosa diresti al pubblico per convincerlo a tornare al Magona, come nell’ultima gara di spareggio?

Per quanto riguarda il pubblico, spero vivamente che ne possa venire tanto, sarebbe bello giocare tutte le domeniche con un pubblico come quello dell’ultima gara dell’anno scorso. Tutto questo dipende da noi e dai nostri risultati, se giochiamo bene e facciamo punti, la domenica ci sarà sempre più gente a vedere.

Quali sono le tue ambizioni personali?

Cercare di far bene sempre, domenica dopo domenica, puntando a fare sempre meglio, soprattutto voglio continuare a giocare per tanti anni ancora.

C’è un giocatore di serie A al quale ti ispiri?

Un giocatore che ammiro e da cui mi piacerebbe prendere spunto è Chiellini, anche se ormai la sua carriera l’ha fatta, perché ha una forza, una determinazione, una grinta, un agonismo incredibili quando scende in campo. Nel mio piccolo credo di rispecchiarmi in questi aggettivi.

Proprio vero Mattia, durante l’ultimo difficile campionato le doti che non ti sono mai mancate sono state proprio la grinta e la determinazione per contrastare l’avversario, al centro della difesa, accanto a Martelli. Il Piombino conta molto sul tuo contributo anche per la stagione che sta per cominciare!