Lavoro

Dopo il sit-in maxi assemblea per l'acciaio

Fatto un passo avanti per i lavoratori dell'indotto, a Piombino è convocato l'attivo dei sindacati per fare un nuovo punto su Aferpi

Tempo una settimana e tutta la documentazione corredata delle firme autorizzative sarà all'attenzione del presidente Inps per la firma finale della determina per lo sblocco dei 30 milioni di euro da destinare al sostegno al reddito dei lavoratori dell'indotto. Termina così la giornata di protesta organizzata da Fim, Fiom e Uilm che si è svolta a Roma, alle porte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (leggi l'articolo correlato).

"Quindi il nodo più importante che stava andando avanti da mesi, dovrebbe essere sciolto", hanno commentato in una nota Fim, Fiom e Uilm di Piombino coinvolti in prima linea nella manifestazione a Roma visto che la crisi del polo siderurgico ha provocato gravi ripercussioni tra i lavoratori dell'indotto (leggi gli articoli correlati).

Un altro nodo c'è da essere sciolto a Piombino, ovvero quello legato al futuro dell'acciaieria piombinese oggi nelle mani del gruppo Cevital. Il 31 Ottobre, giorno entro il quale l'imprenditore algerino dovrà presentare un piano o un partner pena la cessione del contratto, è vicino e al momento non ci sarebbero novità in merito.

Proprio per questo, incalzando il ministro Carlo Calenda ad essere pronto già dal primo Novembre a garantire la continuità produttiva nello stabilimento, i sindacati hanno organizzato una maxi assemblea all'hotel Phalesia a Piombino. L'incontro è previsto per giovedì 19 alle ore 9,30, sono stati invitati a partecipare le istituzioni, gli esponenti politici e le associazioni di categoria oltre ai lavoratori con l'intento di intavolare prospettive per il futuro di Piombino nella consapevolezza che si sta aprendo una nuova era senza Cevital.