Politica

Metropolitan, "aria fritta, a oggi non c'è niente"

Piombino Domani, Pd, Sinistra Italiana: "Dalla maggioranza solo grotteschi tentativi di delegittimare la raccolta firme per il Metropolitan"

"Con un comunicato ai limiti del grottesco, la maggioranza Ferrari ha deciso di raccontarci che i problemi del Cinema Teatro Metropolitan sono colpa di quelli di prima. Sì, proprio così. Dopo sei anni al governo della città, la colpa è ancora degli altri. E non solo: ci dicono che hanno troppi immobili da gestire, che non si può fare tutto subito". Così Piombino Domani, Pd e Sinistra Italiana hanno commentato la posizione della maggioranza rispetto alla raccolta firme per accendere l'attenzione sul futuro del Metropolitan (leggi qui gli articoli collegati).

"Peccato che in sei anni non siano riusciti a produrre nemmeno uno straccio di progetto per migliorare gli edifici pubblici. E allora, con che coraggio giocano a scaricare la responsabilità? Il punto più basso, però, arriva con il tentativo maldestro di delegittimare la raccolta firme che ha già visto centinaia e centinaia di adesioni. L’incapacità amministrativa di questa maggioranza e la mancanza di visione, si fondono anche con la totale inadeguatezza alla comprensione dei processi democratici. Attaccando la raccolta firme non mancano di certo di rispetto solo a noi che l’abbiamo lanciata ma a tutte quelle persone, cittadini e cittadine piombinesi, a cui stanno a cuore le sorti del Teatro. Ma non è finita. Scrivono che 'l’amministrazione ha ben chiaro il percorso da intraprendere per il Metropolitan'. Solo che, guarda caso, non ce lo dicono. Come si fa a continuare a prendere in giro i piombinesi offendendo così la loro intelligenza? Ad oggi non esiste alcun atto per rinnovare la concessione o per pubblicare un bando di gestione. Nulla. Il vuoto assoluto.
E tirano in ballo il nuovo Piano Operativo. Ma cosa c’entra con la manutenzione ordinaria o la gestione di un bene culturale? Per fare gli interventi urgenti non servono milioni, servono volontà e competenza. Cose che, evidentemente, mancano". 

"Il progetto da 16 milioni è una cattedrale nel deserto, redatto senza consultare quartieri, operatori, attività. - hanno proseguito - Prevede meno posti a sedere, quindi meno attrattività, meno pubblico, meno compagnie teatrali. È un progetto che nasce sbagliato, perché è stato scritto sopra le teste delle persone. E le verifiche promesse nelle delibere funzionali agli adeguamenti per il futuro bando? Sono state fatte? Con quali risultati? Nessuna risposta. Solo aria fritta. Evidentemente si pensava di fare degli adeguamenti, ma non prendeteci in giro, non si può pensare al progetto di ristrutturazione da 16 milioni come un adeguamento strutturale. Quel progetto, tra l’altro, non esiste neppure: nel piano triennale è previsto al 2027. Forse. Oggi non c’è niente. Solo la prospettiva di una chiusura. Infatti dal 1° maggio il Metropolitan chiuderà. Per loro scelta, una scelta d'inerzia totale".

"Nel frattempo, noi cittadine e cittadini paghiamo il prezzo della loro incapacità.
Sarebbe bastato presentare un progetto per accedere ai fondi del PNRR per ristrutturare il Teatro. Ma non l’hanno fatto. Hanno scelto il silenzio. Il nulla. Verrebbe da pensare che non sappiano cosa stanno facendo. Contro questo disastro serve una voce forte. Serve mobilitarsi. Per questo - hanno concluso - vi invitiamo a firmare. Saremo in Corso Italia, angolo via Ferrer, sabato pomeriggio e di nuovo mercoledì mattina, 16 marzo, durante il mercato".