Politica

Teresa Bellanova ricomincia da Piombino

Non era di blu vestita ma dalla Festa dell’Unità ha dato una lezione a quanti l’hanno giudicata per il suo aspetto e il suo curriculum

Teresa Bellanova a Piombino in occasione della Festa dell’Unità. Un incontro programmato da tempo dagli organizzatori che ha avuto un valore aggiunto vista la recente nomina della Bellanova a Ministro dell’Agricoltura nel governo Conte bis.

Non è la prima volta che la neoministra arriva in Val di Cornia vista la sua passata esperienza di viceministro allo Sviluppo economico coincisa con l’era Rebrab per risollevare il futuro delle acciaierie di Piombino e al relativa fine nel governi Renzi e Gentiloni.

“Sono contenta di cominciare da Piombino perché abbiamo fatto un pezzo di strada insieme”, così ha esordito commuovendosi Teresa Bellanova, parlando per la prima volta da ministro. 

Venerdì sera nell’area dibattiti del piazzale di Alaggio, Teresa Bellanova non era vestita blu elettrico e a balze, ma nella sua camicia a righe bianca e nera ha voluto comunque dare una lezione a quanti in questi giorni l’hanno giudicata per il suo aspetto. “Se partecipassi a un concorso di bellezza dovreste giudicarmi per il mio aspetto, ho scelto di impegnarmi nelle istituzioni e dovrò essere giudicata per le risposte e le soluzioni che saprò dare ai cittadini”, ha detto concludendo il suo intervento. Purtroppo Bellanova non è la prima donna ad essere giudicata per il suo aspetto: troppo belle come Maria Elena Boschi e Mara Carfagna o troppo spartane come Angela Merkel e Rosy Bindi. 

Al suo fianco il consigliere regionale Gianni Anselmi che, anche attraverso i social, ha ribadito la sua soddisfazione per la nomina di ministro a Teresa Bellanova in questo nuovo governo giallo-rosso.

La Bellanova è stata bracciante agricola sin da giovanissima, divenuta sindacalista a 20 anni, è nota per il suo impegno pluridecennale nella lotta contro il caporalato