Politica

"Costretti a richiedere la quarta commissione"

I consiglieri fanno ancora squadra per ottenere aggiornamenti sul futuro della fabbrica: "Come se il sindaco parlasse solo a una parte della città"

I gruppi di minoranza in Consiglio tornano a fare fronte comune per chiedere la convocazione della IV Commissione. Questa volta però per fare il punto sulle sorti dello stabilimento siderurgico. Ferrari Sindaco, Ascolta Piombino, Rifondazione Comunista, Un’altra Piombino e Movimento 5 Stelle firmano una nota congiunta.

"Era Febbraio 2016 e le minoranze chiedevano un incontro tecnico con esponenti del governo. Sarebbero bastati il commissario Nardi, un funzionario della Regione e uno del Comune di Piombino per avere delucidazioni sul percorso delle dismissioni, proprio sui temi della reindustrializzazione e del reimpiego di mano d’opera nelle opere civili. - hanno detto in una nota - Commissione mai convocata, eppure sarebbe previsto, in base all’art.18 comma 4 del Regolamento delle attività del Consiglio Comunale. Oggi, dopo il susseguirsi delle notizie sulla cessione delle azioni Cevital verso Jindal, della necessità di scrivere un nuovo accordo di programma, per il quale sono già avviate riunioni al Mise, le minoranze si vedono costrette a richiedere ancora una IV commissione". 

Per le opposizioni in questa fase ci sarebbero molti noti da sciogliere a partire dal piano industriale, delle aree demaniali del porto interessate, delle dismissioni e delle bonifiche.

"E’ sconcertante come l’Amministrazione e il Pd locale non ritengano di comunicare certe informazioni ai rappresentanti delle minoranze, come se il sindaco parlasse solo a una parte della città. - hanno aggiunto - A stigmatizzare questo fatto è la totale disapplicazione degli impegni presi nel Settembre 2014, dove il Consiglio comunale approvò all’unanimità la mozione presentata dalla lista civica Ascolta Piombino, con cui s’impegnava l’Amministrazione comunale a considerare la IV Commissione dipartimentale, già composta da tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, quale osservatorio centrale, costantemente e puntualmente aggiornato sugli sviluppi dell’accordo di programma e sulle proposte che di volta in volta potranno scaturire attraverso un lavoro di concertazione con gli assessorati, le forze politiche, i sindacati, i cittadini".